IdV-Citt: Corazza, università, strategia comune Ts-Ud
(ACON) Trieste, 21 lug - DT - Ateneo unico in Friuli Venezia
Giulia, sì o no? E dove? Sulla questione, che ha sollevato un
ampio dibattito in regione, interviene anche il consigliere
regionale dell'Italia dei Valori-Cittadini Alessandro Corazza.
"Questa alzata di scudi in difesa della friulanità, annota, è una
rivendicazione di appartenenza territoriale fuori luogo e
pretestuosa. I parametri da considerare per valutare
correttamente scelte di questo tipo dovrebbero essere altri:
efficienza, efficacia, economicità, come si addice a ogni
pubblica amministrazione, unite alla qualità dei servizi e alla
dimensione dell'ateneo. Sostenere due università (con tutto quel
che ne consegue) è uno sperpero di risorse pubbliche che,
nell'attuale e triste quadro di finanziamento nazionale che vede
il decurtamento all'intero sistema universitario di quasi 1
miliardo e mezzo di euro in 5 anni, non è più sostenibile".
Secondo Corazza "per ottimizzare i risultati vanno evitati
inutili doppioni: la nostra è una regione piccola, che conta 1
milione e duecentomila abitanti. Altre regioni, più grandi,
ospitano una sola università. Altro esempio, commenta ancora, è
Padova: 70 mila studenti contro i 40 mila di Trieste e Udine
insieme".
Di qui l'appello del consigliere all'assessore regionale
all'Università Alessia Rosolen a garantire maggior peso a quegli
organismi esistenti di coordinamento tra università (come ad
esempio il Comitato regionale di coordinamento) per
razionalizzare, già da ora, le scelte politiche nell'ottica di
individuare una strategia comune ai due atenei che permetta di
fare sistema e superare l'attuale situazione di crisi finanziaria
che andrà inesorabilmente peggiorando.