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III Comm: sì all'unanimità su proposta di legge cremazioni

22.07.2008
13:26
(ACON) Trieste, 22 lug - DT - La legge sulla destinazione delle ceneri da cremazione mette d'accordo maggioranza e opposizione, in III Commissione (presidente Giorgio Venier Romano, UDC). A votare sì al provvedimento a firma Paolo Ciani, Massimo Blasoni, Antonio Pedicini e Franco Dal Mas, tutti del PdL, anche PD, IdV-Citt, SA, oltre che PdL, UDC e LN. In Aula, vista la condivisione sul testo, due relatori di maggioranza, lo stesso Ciani e Sergio Lupieri del PD.

Quattordici gli articoli della proposta di legge illustrata in Commissione da Ciani "per dare l'opportunità ai cittadini del Friuli Venezia Giulia, ha annotato, di usufruire di una pratica, la cremazione appunto, sempre più diffusa". L'articolo 2 già detta quello che è l'impianto della legge: innanzitutto, chi vorrà affidare o disperdere le proprie ceneri lo potrà fare - oltre che tramite testamento o, ancora, iscrizione ad associazioni riconosciute che hanno tra i fini statutari la cremazione dei cadaveri dei propri associati - annotandosi a un apposito registro comunale. Bisognerà poi indicare chiaramente la persona che si incaricherà della conservazione dell'urna e, nel caso di dispersione, anche il luogo.

Per ridurre l'emissione di inquinanti e i tempi di combustione, le bare - ma anche altri involucri - dovranno avere caratteristiche ecologiche, come accade in molti altri Paesi europei. Importante sarà adottare sistemi identificativi non termodeperibili. Infine, per uniformare l'applicazione della legge in tutto il Friuli Venezia Giulia, spetterà alla Regione (sentito il Consiglio delle Autonomie locali) predisporre uno schema di regolamento che poi i Comuni adotteranno.

Tre gli emendamenti proposti da Ciani (che non hanno cambiato però la sostanza del testo) e un invito, da approfondire da qui all'Aula, da parte di Alzetta (PD) e Colussi (IdV-Citt): che il Piano regionale di coordinamento per la realizzazione dei crematori da parte dei Comuni garantisca la realizzazione di almeno un impianto in ogni area vasta. E questo perché se Trieste e Udine ne sono fornite, si faccia altrettanto soprattutto a Pordenone, dove l'impianto c'è (e le richieste pure) ma non funziona.

Non si è tenuta, invece, l'audizione del Consiglio delle autonomie locali.

(immagini alle tv)