III Comm: audizione Kosic su Piano sanitario regionale (1)
(ACON) Trieste, 22 lug - RC - "A mio giudizio, durante la
legislatura di centro-sinistra è mancata la corrispondenza tra
progetti e risorse messe in campo. Così come è difficile trovare
un coordinamento dei direttori delle Aziende sanitarie, una loro
regia funzionale sulle strategie regionali. Ecco che questa
Giunta interverrà con un disegno di legge che preveda la
semplificazione - anche normativa - del settore e una prima bozza
di impianto socio-sanitario che preveda la responsabilizzazione
di coloro a cui competono le risposte. Finché ci saranno due
Aziende ospedaliere, non ravvedo ci possa essere l'unione delle
due Università".
Il pensiero è dell'assessore alla Salute, Vladimir Kosic. Lo ha
espresso in occasione dell'audizione richiesta dall'opposizione a
Giorgio Venier Romano (PdL) in qualità di presidente della III
Commissione consiliare.
Dobbiamo intervenire sui costi della gestione sanitaria. Ciò di
cui abbiamo bisogno ogni giorno dovrà essere collocato sempre più
vicino a casa - ha quindi aggiunto prima di passare alle risposte
puntuali alle domande dei consiglieri. Abbiamo un problema di
indebitamento della Regione e stiamo valutando come continuare
con il Fondo immobiliare voluto dalla passata maggioranza, ma non
dobbiamo credere che bastino i finanziamenti per risolvere ogni
cosa. La gente ci chiede soldi perché non diamo servizi, mentre
dobbiamo invertire la questione, ecco perché il Reddito di
cittadinanza è sbagliato.
Non si tratta tanto di ridurre il numero delle Aziende sanitarie
- ha detto a Nevio Alzetta (PD) che ne difendeva il progetto
quale utilizzo migliore delle risorse - quanto di perseguire il
coordinamento dei direttori di area vasta. Ci sono doppioni di
strutture che vanno eliminati. Tra questi però - ha risposto a
Stefano Pustetto (SA) - non sono d'accordo a inserire il Centro
trapianti, di cui va coordinata l'attività, ma il suo operato ha
ricadute di eccellenza su tutto il Sistema sanitario regionale.
Il Centro servizi condivisi è un consorzio - ha detto così ancora
ad Alzetta, ma anche a Massimo Blasoni (PdL) e Sergio Lupieri
(PD) - e come tale deve avere un ruolo rispetto alla gestione dei
costi, ma non può avere il ruolo di ente di programmazione. Per
gli ospedali di rete stiamo verificando quale dovrà essere il
loro percorso: legati ai tre grandi ospedali regionali o alle
Aziende, più vicine ai cittadini.
(immagini tv)
(segue)