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III Comm: audizione Kosic su Piano sanitario regionale (1)

22.07.2008
19:04
(ACON) Trieste, 22 lug - RC - "A mio giudizio, durante la legislatura di centro-sinistra è mancata la corrispondenza tra progetti e risorse messe in campo. Così come è difficile trovare un coordinamento dei direttori delle Aziende sanitarie, una loro regia funzionale sulle strategie regionali. Ecco che questa Giunta interverrà con un disegno di legge che preveda la semplificazione - anche normativa - del settore e una prima bozza di impianto socio-sanitario che preveda la responsabilizzazione di coloro a cui competono le risposte. Finché ci saranno due Aziende ospedaliere, non ravvedo ci possa essere l'unione delle due Università".

Il pensiero è dell'assessore alla Salute, Vladimir Kosic. Lo ha espresso in occasione dell'audizione richiesta dall'opposizione a Giorgio Venier Romano (PdL) in qualità di presidente della III Commissione consiliare.

Dobbiamo intervenire sui costi della gestione sanitaria. Ciò di cui abbiamo bisogno ogni giorno dovrà essere collocato sempre più vicino a casa - ha quindi aggiunto prima di passare alle risposte puntuali alle domande dei consiglieri. Abbiamo un problema di indebitamento della Regione e stiamo valutando come continuare con il Fondo immobiliare voluto dalla passata maggioranza, ma non dobbiamo credere che bastino i finanziamenti per risolvere ogni cosa. La gente ci chiede soldi perché non diamo servizi, mentre dobbiamo invertire la questione, ecco perché il Reddito di cittadinanza è sbagliato.

Non si tratta tanto di ridurre il numero delle Aziende sanitarie - ha detto a Nevio Alzetta (PD) che ne difendeva il progetto quale utilizzo migliore delle risorse - quanto di perseguire il coordinamento dei direttori di area vasta. Ci sono doppioni di strutture che vanno eliminati. Tra questi però - ha risposto a Stefano Pustetto (SA) - non sono d'accordo a inserire il Centro trapianti, di cui va coordinata l'attività, ma il suo operato ha ricadute di eccellenza su tutto il Sistema sanitario regionale. Il Centro servizi condivisi è un consorzio - ha detto così ancora ad Alzetta, ma anche a Massimo Blasoni (PdL) e Sergio Lupieri (PD) - e come tale deve avere un ruolo rispetto alla gestione dei costi, ma non può avere il ruolo di ente di programmazione. Per gli ospedali di rete stiamo verificando quale dovrà essere il loro percorso: legati ai tre grandi ospedali regionali o alle Aziende, più vicine ai cittadini.

(immagini tv)

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