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IdV-Citt: Colussi, no a soppressione Tutore dei minori

28.07.2008
13:20
(ACON) Trieste, 28 lug - COM/AB - Il gruppo consiliare regionale IdV-Cittadini si schiera con Unicef, Save the Children e la galassia delle associazioni che si occupano di minori per dire no alla soppressione dell'Ufficio del Tutore dei minori in Friuli Venezia Giulia così come annunciato dal presidente Tondo e contenuto nella bozza di riforma del Welfare.

"Fortunatamente, a dimostrazione della dissennatezza della proposta - sottolinea il capogruppo IdV-Citt in Consiglio regionale Piero Colussi - c'è una trasversale presa di posizione a tutela dell'Ufficio (vedi Compagnon, Menia, Gottardo) segno evidente che non si tratta di un istituto superfluo caratterizzato da un determinato colore politico.

"Se possiamo essere d'accordo sulla necessità di una riduzione dei costi dell'apparato regionale, allo stesso tempo ci sembra che questa Giunta stia partendo distruggendo tutto quanto di positivo sia stato fatto in passato. A riprova di questo, sono solo tre le Regioni italiane a essersi dotate di questo ufficio: Veneto, Marche e Friuli Venezia Giulia. Regioni prese da esempio dal Parlamento dove c'è, in stato di avanzata discussione, un progetto per istituire a livello nazionale un'autorità di garanzia nei confronti dei minori sul modello di quanto già avviene negli altri paesi europei.

"Nella nostra regione - aggiunge il capogruppo - la figura del Tutore è stata introdotta nel 1993 con legge regionale 49. Si tratta di un ufficio di garanzia al quale sono affidati compiti che riguardano i diritti del minore: dalla scuola al lavoro, dal mondo degli affetti, ai suoi diritti civili e politici, dal suo essere vittima o autore di atti criminosi, al suo diritto alla famiglia, alla cultura, all'informazione, alla salute. Si tratta di una funzione di giurisdizione mite, che interviene, cioè, prima del tribunale dei minori, e che si occupa di quelle situazioni in cui sono coinvolti bambini abusati o maltrattati, minori portatori di handicap, minori stranieri non accompagnati o vittime di tratta, o minori che presentano situazioni di conflitti familiari legati a separazioni o divorzio dei genitori.

"In considerazione della particolare posizione geografica del Friuli Venezia Giulia, che vede la presenza massiccia di minori stranieri non accompagnati - conclude Colussi - la figura del Tutore dei minori diventa fondamentale per sgravare i tanti sindaci cui oggi sono affidate le tutele di questi ragazzi".