CR: fusione Comuni Tapogliano e Campolongo al Torre (2)
(ACON) Trieste, 29 lug - DT - Campolongo al Torre e Tapogliano
(Udine) si erano espressi il 25 novembre scorso con un referendum
consultivo che aveva detto sì alla fusione dei due Comuni con una
maggioranza schiacciante, l'85.47% dei voti validamente espressi,
nella convinzione che fosse un'opportunità per garantire una
gestione più efficace ed efficiente dei servizi, oltre che un
modo per ottenere sensibili riduzioni dei costi di gestione della
struttura burocratico-amministrativa. Oggi, la fusione di questi
due piccoli Comuni (1200 abitanti in tutto), dopo aver ottenuto
l'unanimità in V Commissione (dove sono stati sentiti i due
sindaci), giunge in Aula. Unico relatore, il presidente della
Commissione, Roberto Marin (PdL).
Il testo proposto dalla V Commissione riproduce integralmente il
disegno di legge presentato dalla Giunta: fissa al primo gennaio
2009 la data di nascita del nuovo Comune di Campolongo
Tapogliano; l'individuazione del capoluogo tiene conto delle
indicazioni fornite dai rispettivi Consigli comunali che hanno
ritenuto più idonea e adeguata, per ragioni organizzative e di
rappresentanza, la sede municipale di Campolongo al Torre.
Consigli comunali che cesseranno ogni funzione il 31 dicembre:
poi, in attesa dell'elezione dei nuovi organi (che avrà luogo
nella prima tornata elettorale utile successivamente
all'istituzione del Comune), la gestione provvisoria sarà
affidata a un commissario.
Il nuovo Comune di Campolongo Tapogliano erediterà i procedimenti
amministrativi in corso e i rapporti giuridici e patrimoniali
oltre che i beni demaniali e patrimoniali. E per evitare vuoti di
disciplina, si è stabilito che statuto e regolamenti del nuovo
municipio saranno quelli in vigore nel Comune di Campolongo al
Torre, con l'eccezione delle prescrizioni derivanti dagli
strumenti urbanistici.
Infine, è previsto uno stanziamento straordinario per gli oneri
di avvio. Un'assegnazione che precede l'attribuzione di risorse
che il nuovo Comune riceverà a titolo di incentivo straordinario
e di incentivo ordinario per sei anni (finanziamenti che
diminuiranno dal terzo anno) sulla base dei criteri di
assegnazione contenuti nel Piano di valorizzazione territoriale.
(foto; immagini tv)
(segue)