PD: Iacop, su fusione Comuni comportamenti diversi
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/AB - Il provvedimento che
istituisce il nuovo Comune di Campolongo-Tapogliano mediante la
fusione dei due Comuni originari è il compimento di un processo
condotto con responsabilità, e con coraggio dalle due
amministrazioni; il coraggio di far condividere alle proprie
Comunità la convinzione che il campanile si difende meglio e lo
si valorizza quando si mettono in atto azioni solidali di
integrazione, di condivisione di obiettivi e di razionalizzazione
di strutture, che consentono a un Comune, seppur piccolo, di
rispondere alle esigenze dei propri cittadini, alla qualità dei
servizi, alle attese e ai progetti del proprio territorio.
Lo sostiene il consigliere regionale del PD Franco Iacop che
aggiunge:
Tale operazione è la sintesi e la rappresentazione evidente di
quel binomio autonomia e responsabilità che l'Amministrazione
regionale passata ha voluto porre con la centralità del rapporto
e di un nuovo ruolo delle Autonomie locali nel quadro della
specialità. Una fusione volontaria che si ispira ai criteri
introdotti dalla legge regionale 1 del 2006 sulla necessità di
dare agli Enti locali un ruolo da protagonisti nelle scelte
strategiche per le loro comunità, ma nello stesso tempo li avvia
a una responsabilità gestionale e strutturale che avviene non con
il principio della delega verso altri, il concetto della
supplenza, ma con la ricerca della collaborazione e della
solidarietà orizzontale a vari gradi praticata nell'attuazione
dei principi federali.
E' dalla condivisione di questa visione strategica, senza dubbio
da affinare e da migliorare, ottenuta mediante il dialogo e la
concertazione con il mondo delle Autonomie locali che si è
avviato un processo di collaborazione istituzionale diffuso che
ha portato anche all'avvio di percorsi definitivi quali la
fusione tra comuni.
Oggi il Consiglio regionale ha condiviso questo percorso e ha
riconosciuto la volontà delle Amministrazioni locali proponenti
supportato anche dall'esito del referendum consultivo.
E' invece una grave limitazione per le attribuzioni del Consiglio
regionale che la Giunta non abbia provveduto, come è tenuta per
legge, a presentare il contestuale provvedimento per l'altra
proposta di fusione, quella dei Comuni di Attimis e Faedis. Non
può infatti questa Giunta regionale, e la precedente aveva
proceduto in tal senso, sottrarre al Consiglio la prerogativa di
pronunciarsi su questa proposta con una valutazione a priori
dell'opportunità politica, e si badi bene non della legittimità
che è evidente. Si è invece manifestato il timore del confronto,
del dibattito aperto in Aula, mentre è prevalsa l'incoerenza,
irrispettosa del Consiglio e delle Amministrazioni locali di
Attimis e Faedis e del loro operare, di fronte all'opportunità
spicciola delle elezioni amministrative imminenti.