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PD: Iacop, su fusione Comuni comportamenti diversi

29.07.2008
14:04
(ACON) Trieste, 29 lug - COM/AB - Il provvedimento che istituisce il nuovo Comune di Campolongo-Tapogliano mediante la fusione dei due Comuni originari è il compimento di un processo condotto con responsabilità, e con coraggio dalle due amministrazioni; il coraggio di far condividere alle proprie Comunità la convinzione che il campanile si difende meglio e lo si valorizza quando si mettono in atto azioni solidali di integrazione, di condivisione di obiettivi e di razionalizzazione di strutture, che consentono a un Comune, seppur piccolo, di rispondere alle esigenze dei propri cittadini, alla qualità dei servizi, alle attese e ai progetti del proprio territorio.

Lo sostiene il consigliere regionale del PD Franco Iacop che aggiunge:

Tale operazione è la sintesi e la rappresentazione evidente di quel binomio autonomia e responsabilità che l'Amministrazione regionale passata ha voluto porre con la centralità del rapporto e di un nuovo ruolo delle Autonomie locali nel quadro della specialità. Una fusione volontaria che si ispira ai criteri introdotti dalla legge regionale 1 del 2006 sulla necessità di dare agli Enti locali un ruolo da protagonisti nelle scelte strategiche per le loro comunità, ma nello stesso tempo li avvia a una responsabilità gestionale e strutturale che avviene non con il principio della delega verso altri, il concetto della supplenza, ma con la ricerca della collaborazione e della solidarietà orizzontale a vari gradi praticata nell'attuazione dei principi federali.

E' dalla condivisione di questa visione strategica, senza dubbio da affinare e da migliorare, ottenuta mediante il dialogo e la concertazione con il mondo delle Autonomie locali che si è avviato un processo di collaborazione istituzionale diffuso che ha portato anche all'avvio di percorsi definitivi quali la fusione tra comuni.

Oggi il Consiglio regionale ha condiviso questo percorso e ha riconosciuto la volontà delle Amministrazioni locali proponenti supportato anche dall'esito del referendum consultivo.

E' invece una grave limitazione per le attribuzioni del Consiglio regionale che la Giunta non abbia provveduto, come è tenuta per legge, a presentare il contestuale provvedimento per l'altra proposta di fusione, quella dei Comuni di Attimis e Faedis. Non può infatti questa Giunta regionale, e la precedente aveva proceduto in tal senso, sottrarre al Consiglio la prerogativa di pronunciarsi su questa proposta con una valutazione a priori dell'opportunità politica, e si badi bene non della legittimità che è evidente. Si è invece manifestato il timore del confronto, del dibattito aperto in Aula, mentre è prevalsa l'incoerenza, irrispettosa del Consiglio e delle Amministrazioni locali di Attimis e Faedis e del loro operare, di fronte all'opportunità spicciola delle elezioni amministrative imminenti.