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CR: mozione sui decimi da pensioni, dibattito (6)

29.07.2008
14:24
(ACON) Trieste - 29 lug - RC - Edoardo Sasco capogruppo dell'UDC, Maurizio Franz della Lega Nord e Daniele Galasso presidente del gruppo del PdL si sono riallacciati ai contenuti dell'ordine del giorno depositato dalla maggioranza (le firme sono anche di Danilo Narduzzi capogruppo della Lega, Roberto Asquini del Gruppo Misto e Luigi Ferone del Partito Pensionati) per criticare quanto richiesto dal centro-sinistra con la mozione sui decimi da pensione.

I tre consiglieri hanno innanzitutto rispiegato i contenuti della legge nazionale 244/2007 (passaggio al Friuli Venezia Giulia di 20 milioni per il 2008, 30 per il 2009, mentre per il 2010 somme eccedenti solo a fronte del trasferimento di nuove attribuzioni) e le modifiche apportate grazie alle quali per il 2010 la Regione avrà, sì, un aumento pari a 30 milioni e l'entrata a regime per il 2011, ma le nuove attribuzioni sono state stralciate. Quanto agli impegni che si chiedono al presidente Tondo, si traducono in vigilare affinché lo Stato agisca sulla base del diritto acquisito dalla nostra Regione di ottenere il reddito da pensioni a partire dal 2011; coinvolgere i parlamentari del Friuli Venezia Giulia nell'attuazione del decreto legislativo 248/2007 che ha modificato la legge 244/2007 anche alla luce del Documento di programmazione economico-finanziaria 2008-2011 che prevede un contenimento della spesa; riferire al Consiglio regionale i contenuti dei contratti tra Regione, Stato e Parlamento.

Sasco ha quindi definito la mozione dell'opposizione mero spot elettorale e ha accusato mancanza di chiarezza verso i cittadini; azione provocatoria perché la copertura finanziaria in realtà non c'è, invece, per Galasso; buoni i propositi ma nulli i risultati per Franz, che ha chiesto un incontro tra i parlamentari del Friuli Venezia Giulia e i capigruppo del Consiglio per discutere come portare avanti a questione.

Franco Baritussio (PdL) ha definito la questione delicata e ritiene che se Tondo, oggi, alza i toni è perché è preoccupato di una politica fuorviante. Lo scontro - ha aggiunto - non aiuta ad arrivare all'obiettivo, ognuno deve fare la propria parte.

In sintonia si è trovato Alessandro Tesini (PD) che ha, però, accusato i consiglieri di maggioranza di dire una cosa in Aula e tutt'altro ai giornalisti. E' invece indispensabile che consiglieri regionali e parlamentari si presentino a Roma con le stesse richieste. La campagna elettorale è finita - ha detto. Ora è il tempo di agire insieme perché ci si può dividere su tutto, ma non su ciò che finanzia lo sviluppo della regione. Sapevamo che avevamo ottenuto solo una parte delle trattative - ha aggiunto, ma voi cosa state facendo? State lavorando per ottenere anche l'altra metà o state lavorando per buttare a mare anche quello che siamo riusciti ad ottenere? Vi chiediamo di andare avanti insieme, e vi diremo bravi se riuscirete a ottenere quanto manca.

Per Roberto Antonaz (SA) le entrate della Regione sono aumentate con il Governo Prodi, mentre Tondo fa difficoltà a ottenere fondi dai ministri del PdL. Il centro-destra è pieno di cattiveria e non ha la capacità necessaria di governare né il Paese né la Regione.

Infine, per Alessandro Colautti (PdL) si deve capire se i fondi previsti nella norma sono acquisibili o li si deve trovare altrove. Anche per lui la sfida, come Consiglio regionale, è di fare tutti assieme sistema a Roma, ma per verificare nei fatti la bontà della 244 e ciò anche pensando allo sviluppo che avremo con lo Stato relativamente alla specialità della Regione.

I lavori riprenderanno con le dichiarazioni del presidente Tondo.

(segue)