CR: variazioni bilancio, relatore minoranza Colussi (10)
(ACON) Trieste, 29 lug - DT - Pur in presenza di una
significativa frenata dell'economia regionale e di un diffuso
impoverimento delle famiglie, la Giunta regionale presenta al
Consiglio una manovra di assestamento del bilancio inadeguata e
attraversata da troppe esigenze elettoralistiche. Ad affermarlo,
nella sua relazione di minoranza, è Pietro Colussi. Per il
consigliere di IdV-Citt appare evidente, infatti, nella prima,
significativa iniziativa legislativa della Giunta Tondo,
l'esigenza dei partiti della maggioranza di marcare politicamente
la manovra di bilancio e la volontà di avviare da subito
quell'azione di smantellamento di alcune tra le più importanti
riforme varate dall'Esecutivo Illy.
La cancellazione della riforma della legge di bilancio (con la
reintroduzione delle norme puntuali), le scelte sulla sicurezza
(il sospetto è che le misure previste abbiano più a che fare con
la percezione di insicurezza dei cittadini che con l'insicurezza
vera e propria), la posizione sul Reddito di cittadinanza, il far
riferimento - senza riscontri oggettivi - al presunto debito
regionale (111 milioni di euro, il 75% del maggior avanzo libero,
destinati a ripianare un deficit inesistente quando, invece,
risorse fresche potevano essere stornate al tessuto sociale), lo
smantellamento della riforma delle Autonomie locali partendo
dalla soppressione degli Aster (per non parlare della
compressione dei trasferimenti alle Autonomie locali o della
soppressione del Fondo montagna) sono alcuni degli spot
attraverso i quali la maggioranza vuole dare spessore politico
alla manovra di assestamento.
Ben poca cosa pensando alla qualità e intensità della risposta
che sarebbe necessaria per contrastare il rallentamento
dell'economia regionale, i danni che la Regione subirà a causa
dei tagli dei trasferimenti dallo Stato previsti dal governo
Berlusconi (408 milioni in tre anni), le crescenti difficoltà
delle famiglie costrette a fare i conti con una crescita
quotidiana del costo della vita non supportata dal contestuale
adeguamento di salari e pensioni, il malessere del comparto
sanitario messo in difficoltà dal protrarsi del blocco del turn
over e al quale questa manovra dà solo una timida e insufficiente
risposta. Una manovra di corto respiro, un'occasione perduta per
dare ossigeno a settori strategici per lo sviluppo della regione.
E ancora, perché sottrarre risorse ingenti a questioni concrete e
importanti quali, ad esempio, le energie rinnovabili e le fonti
alternative, o la manutenzione ordinaria degli edifici
scolastici? Perché riformare la legge sulla benzina regionale (le
riduzioni da applicare al prezzo alla pompa vengono determinate
nuovamente in relazione al prezzo minimo regionale e non più in
relazione al prezzo minimo di prima fascia)? Inaccettabile, poi,
perché ingiustificata, la norma proposta dalla Giunta -
doverosamente stralciata dalla Commissione - con la quale si
voleva la risoluzione anticipata del contratto con i direttori di
Turismo FVG e Arpa. Un altro emendamento, invece, accolto, rivede
l'assetto istituzionale e organizzativo dell'Azienda speciale
Villa Manin con il conseguente scioglimento del CdA dell'Azienda
stessa.
(segue)