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CR: variazioni bilancio, relatore minoranza Colussi (10)

29.07.2008
17:29
(ACON) Trieste, 29 lug - DT - Pur in presenza di una significativa frenata dell'economia regionale e di un diffuso impoverimento delle famiglie, la Giunta regionale presenta al Consiglio una manovra di assestamento del bilancio inadeguata e attraversata da troppe esigenze elettoralistiche. Ad affermarlo, nella sua relazione di minoranza, è Pietro Colussi. Per il consigliere di IdV-Citt appare evidente, infatti, nella prima, significativa iniziativa legislativa della Giunta Tondo, l'esigenza dei partiti della maggioranza di marcare politicamente la manovra di bilancio e la volontà di avviare da subito quell'azione di smantellamento di alcune tra le più importanti riforme varate dall'Esecutivo Illy.

La cancellazione della riforma della legge di bilancio (con la reintroduzione delle norme puntuali), le scelte sulla sicurezza (il sospetto è che le misure previste abbiano più a che fare con la percezione di insicurezza dei cittadini che con l'insicurezza vera e propria), la posizione sul Reddito di cittadinanza, il far riferimento - senza riscontri oggettivi - al presunto debito regionale (111 milioni di euro, il 75% del maggior avanzo libero, destinati a ripianare un deficit inesistente quando, invece, risorse fresche potevano essere stornate al tessuto sociale), lo smantellamento della riforma delle Autonomie locali partendo dalla soppressione degli Aster (per non parlare della compressione dei trasferimenti alle Autonomie locali o della soppressione del Fondo montagna) sono alcuni degli spot attraverso i quali la maggioranza vuole dare spessore politico alla manovra di assestamento.

Ben poca cosa pensando alla qualità e intensità della risposta che sarebbe necessaria per contrastare il rallentamento dell'economia regionale, i danni che la Regione subirà a causa dei tagli dei trasferimenti dallo Stato previsti dal governo Berlusconi (408 milioni in tre anni), le crescenti difficoltà delle famiglie costrette a fare i conti con una crescita quotidiana del costo della vita non supportata dal contestuale adeguamento di salari e pensioni, il malessere del comparto sanitario messo in difficoltà dal protrarsi del blocco del turn over e al quale questa manovra dà solo una timida e insufficiente risposta. Una manovra di corto respiro, un'occasione perduta per dare ossigeno a settori strategici per lo sviluppo della regione.

E ancora, perché sottrarre risorse ingenti a questioni concrete e importanti quali, ad esempio, le energie rinnovabili e le fonti alternative, o la manutenzione ordinaria degli edifici scolastici? Perché riformare la legge sulla benzina regionale (le riduzioni da applicare al prezzo alla pompa vengono determinate nuovamente in relazione al prezzo minimo regionale e non più in relazione al prezzo minimo di prima fascia)? Inaccettabile, poi, perché ingiustificata, la norma proposta dalla Giunta - doverosamente stralciata dalla Commissione - con la quale si voleva la risoluzione anticipata del contratto con i direttori di Turismo FVG e Arpa. Un altro emendamento, invece, accolto, rivede l'assetto istituzionale e organizzativo dell'Azienda speciale Villa Manin con il conseguente scioglimento del CdA dell'Azienda stessa.

(segue)