CR: variazioni bilancio, iniziato il dibattito generale (12)
(ACON) Trieste - 29 lug - RC - Emendamenti non tutti
accoglibili e che hanno cambiato nella sostanza il testo base del
disegno di legge sulle variazioni di bilancio, per il capogruppo
del PD, Gianfranco Moretton. Siano riconvocati i capigruppo per
stabilire i tempi di discussione del ddl.
Richieste pretestuose - è stata la risposta del capogruppo del
PdL, Daniele Galasso. I precedenti di quando alla maggioranza si
trovava il centro-sinistra lo dimostrano - ha aggiunto. Si veda
quanto ha fatto con l'ultima legge sul turismo e l'introduzione
addirittura in Finanziaria di Friulia Holding.
Dopo mezz'ora di discussione sull'ordine dei lavori, il dibattito
generale ha preso il via.
Crescita economica con sviluppo sociale alla base della
Finanziaria 2008 del centro-sinistra, è stata la spiegazione di
Mauro Travanut (PD) alle decisioni del passato. Mentre ora non è
chiaro dove il centro-destra si vuole collocare con questa
manovra. La maggioranza pecca di contraddizione parlando di
emergenza indebitamento rispetto ai dati forniti dalla Corte dei
conti, e ha fatto una campagna elettorale basata sul nulla perché
nulla giustifica il porre 110 milioni per un indebitamento che
non è emergenza. Infine Travanut ha lamentato i limitati i poteri
concessi agli amministratori locali.
Franco Baritussio (PdL) ha sostenuto che queste variazioni di
bilancio devono essere un forte punto di discontinuità con la
passata legislatura. L'inversione di rotta ci è stata chiesta dai
cittadini con il voto di aprile - ha detto. Non si può ironizzare
sui 12 milioni all'anno che andremo a risparmiare mettendo 110
milioni per sanare il debito. Le entrate sono destinate a calare,
a meno di non inasprire la leva fiscale, e anche questo spiega la
scelta di sanare il debito. E' giusto il ritorno alle vecchie
norme di contabilità: non si può rimandare tutte le scelte alla
Giunta come fatto dal centro-sinistra. La Regione deve fare i
grandi indirizzi, il Consiglio deve essere luogo di dibattito, il
resto deve essere demandato alle Autonomie locali.
Franco Codega (PD) ha incentrato il proprio intervento puntando
sulla situazione stranieri in Italia, che hanno raggiunto quota
3,5 milioni, l'80% dei quali - ha reso noto il consigliere -
erano tutti clandestini. Poi, con sanatorie e politiche di
ingresso, sono divenuti regolari. Per Codega, si tratta di una
risorsa non solo preziosa, ma anche indispensabile: per il tasso
demografico, per la crescita del PIL, per i contributi che
versano allo Stato.
La seduta è così terminata. Il dibattito riprenderà domani
mattina alle 10.00.
(fine)