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LN: Narduzzi, quanto costa curare i clandestini?

01.08.2008
12:12
(ACON) Trieste, 01 ago - COM/RC - Quanto costa alla Regione pagare le cure mediche ai clandestini? Il quesito è del capogruppo della Lega Nord, Danilo Narduzzi, che lo ha girato alla Giunta regionale non prima di aver fatto una serie di considerazioni.

Stando al decreto legislativo 286 del 1998 - scrive l'esponente del Carroccio -, ai cittadini stranieri presenti sul territorio nazionale, non in regola con le norme di ingresso e soggiorno, sono assicurate le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali. Si tratta di cure il cui pagamento compete al ministero degli Interni, mentre gli interventi di medicina preventiva sono finanziati con il Fondo sanitario nazionale, se i richiedenti sono in uno stato di indigenza attestato al momento dell'assegnazione del codice regionale STP (Straniero temporaneamente presente), dietro sottoscrizione di una semplice autodichiarazione. Si tratta di una disposizione - così ancora Narduzzi - che si presta a moltissimi abusi.

C'è, poi, la legge regionale 5/2005 (accoglienza e integrazione sociale degli stranieri immigrati) che attua l' articolo 35 del D.Lgs 286/1998 al fine di agevolare ulteriormente gli interventi di assistenza sanitaria agli immigrati, a cui si aggiunge la delibera di Giunta n. 340 del 2007 per la quale i pediatri convenzionati devono effettuare le visite ambulatoriali e domiciliari anche a favore di chi ha meno di 14 anni ed è in possesso del codice STP. Gli oneri connessi a tali visite sono sostenuti dalle Aziende sanitarie della Regione.

Ecco, quindi, che Narduzzi chiede alla Giunta Tondo lumi sui costi dell'assistenza sanitaria a tutte queste persone e se non sia opportuno adoperarsi presso il Governo nazionale per restringere l'ambito delle cure agli stranieri irregolari a quelle effettivamente urgenti e indifferibili. Ciò affinché non si crei il paradosso di prevedere un canale preferenziale a favore dei clandestini.