LN: Narduzzi, quanto costa curare i clandestini?
(ACON) Trieste, 01 ago - COM/RC - Quanto costa alla Regione
pagare le cure mediche ai clandestini? Il quesito è del
capogruppo della Lega Nord, Danilo Narduzzi, che lo ha girato
alla Giunta regionale non prima di aver fatto una serie di
considerazioni.
Stando al decreto legislativo 286 del 1998 - scrive l'esponente
del Carroccio -, ai cittadini stranieri presenti sul territorio
nazionale, non in regola con le norme di ingresso e soggiorno,
sono assicurate le cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o
comunque essenziali. Si tratta di cure il cui pagamento compete
al ministero degli Interni, mentre gli interventi di medicina
preventiva sono finanziati con il Fondo sanitario nazionale, se i
richiedenti sono in uno stato di indigenza attestato al momento
dell'assegnazione del codice regionale STP (Straniero
temporaneamente presente), dietro sottoscrizione di una semplice
autodichiarazione. Si tratta di una disposizione - così ancora
Narduzzi - che si presta a moltissimi abusi.
C'è, poi, la legge regionale 5/2005 (accoglienza e integrazione
sociale degli stranieri immigrati) che attua l' articolo 35 del
D.Lgs 286/1998 al fine di agevolare ulteriormente gli interventi
di assistenza sanitaria agli immigrati, a cui si aggiunge la
delibera di Giunta n. 340 del 2007 per la quale i pediatri
convenzionati devono effettuare le visite ambulatoriali e
domiciliari anche a favore di chi ha meno di 14 anni ed è in
possesso del codice STP. Gli oneri connessi a tali visite sono
sostenuti dalle Aziende sanitarie della Regione.
Ecco, quindi, che Narduzzi chiede alla Giunta Tondo lumi sui
costi dell'assistenza sanitaria a tutte queste persone e se non
sia opportuno adoperarsi presso il Governo nazionale per
restringere l'ambito delle cure agli stranieri irregolari a
quelle effettivamente urgenti e indifferibili. Ciò affinché non
si crei il paradosso di prevedere un canale preferenziale a
favore dei clandestini.