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PD: Menosso, commento variazioni bilancio 2008

04.08.2008
12:04
(ACON) Trieste, 01 ago - COM/RC - Così la consigliera del PD Annamaria Menosso in merito all'approvazione della legge di assestamento di bilancio 2008:

"Chi vince governa, questo è indiscutibile. Chi vince, cioè, si assume il compito di elaborare politiche e su quelle si rende responsabile di fronte ai cittadini. Ciò che è avvenuto ieri, tuttavia, nell'esame delle variazioni di bilancio, segna l'inizio di una dittatura della maggioranza. Molti cittadini amano la politica del fare; io sono stata sindaco e concordo con questo approccio di una politica vicina ai cittadini, rispondente ai loro bisogni e alle promesse fatte in campagna elettorale, ma anche per il governo più dirigista ci sono delle regole.

"Due le gravi mancanze che la Giunta di Renzo Tondo ha fatto vedere ieri. La prima: utilizzare le variazioni di bilancio, un provvedimento di carattere finanziario dunque, per abrogare norme, anche importanti, della passata legislatura. In questo modo non c'è stato dibattito né all'interno del Consiglio regionale, né sul territorio, né in sedi istituzionali quali la Conferenza sanitaria e sociosanitaria di Codroipo e il Consiglio delle Autonomie locali. Se la prima mancanza riguardava aspetti formali, la seconda è di ordine sostanziale. La Giunta ha abrogato norme, ma non ha proposto alcunché di alternativo né tanto meno di innovativo. Il welfare caldeggiato dal presidente Tondo è quello della Legge regionale n. 35 dell'1981, alla faccia della modernità!

"Anche la cancellazione di figure di garanzia quali il Tutore dei Minori e il Difensore civico è stata fatta con un colpo di mano, senza che su aspetti dal portato istituzionale si sia avviato un dibattito tra maggioranza e opposizione. Cancellare con un colpo di spugna la legge sull'immigrazione che, entro i paletti posti dalla Bossi-Fini, si prefiggeva di dare ordine e di intervenire in maniera anche preventiva sulla questione immigrati e quindi puntava a non lasciare sguarnito e allo sbando quel problema, significa voler acuire i possibili conflitti con i cittadini immigrati non clandestini.

"Preoccupa, oltre a tutto, la mancanza di obiettivi e di strategie conseguenti nel settore della sanità. La sanità viene vista come una mera spesa da tagliare il più possibile. Come cittadino e non quindi come politico sono decisamente arrabbiata che si risparmi sulla mia salute. Il nostro sistema sanitario ha delle buone qualità, ma che devono continuamente essere migliorate e per far ciò c'è bisogno di investire e di innovare. Con rammarico, registro che la Giunta Tondo farà peggiorare la qualità del nostro servizio sanitario regionale così come sui servizi sociali si ritornerà all'assistenza ai poveri al posto di dirigersi verso uno stato sociale che prende spunto dai Paesi nordici".