SA: Pustetto, commento variazioni di bilancio 2008
(ACON) Trieste, 04 ago - COM/RC - Così il consigliere regionale
di Sinistra Arcobaleno Stefano Pustetto in merito
all'approvazione della legge di assestamento di bilancio 2008:
"Considero normale che un nuovo Governo modifichi, anche in modo
radicale, quanto deciso dal precedente esecutivo; trovo invece
inaccettabile che le regole del gioco e precisi accordi vengano
violati. Mi spiego meglio: in I Commissione consiliare si era
convenuto che le leggi riguardanti gli Istituti di garanzia
(immigrazione, reddito di cittadinanza, Tutore dei Minori,
Difensore civico) che la maggioranza voleva modificare, sarebbero
state discusse per via ordinaria.
"Invece in una discussione sulle variazioni del bilancio,
complice anche il presidente del Consiglio che ha stravolto il
regolamento interno, sono stati ammessi emendamenti che hanno
permesso di abrogare intere leggi senza proporre nulla di
alternativo, lasciando quindi un vuoto legislativo grave. La
giustificazione che si è sentita più volte è che si doveva dare
un segnale. Io dico, invece, che la Lega Nord voleva "marcare il
territorio" e soprattutto dare un segno della propria forza.
"Entrando nel merito, è evidente che, dopo aver fatto una
campagna elettorale sull'enorme debito ereditato da Illy e sulla
sicurezza, il primo atto politico di questa Giunta non potesse
che andare nel solco già tracciato prima del voto. In buona
sostanza, a fine esercizio il maggior avanzo da applicare al
Bilancio è di 305,5 milioni di euro, di cui circa la metà (151,7)
disponibili. Al comparto sanitario vengono destinati 40 milioni:
30 per coprire le spese dei contratti da rinnovare, 5 per le
accresciute spese dei chemioterapici di nuova generazione e altri
5 per nuove assunzioni e abbattimento delle liste di attesa. Ben
111,7 milioni sono destinati, invece, all'abbattimento del debito
e qui sta tutta la scelta politica che, in un momento di minor
crescita dell'economia, destina le maggiori risorse di un avanzo
di bilancio non a sostenere i redditi o le industri produttive,
ma ad abbattere un debito che si è voluto erigere a totem.
"Questa operazione dovrebbe permettere un risparmio di circa 14
milioni all'anno di minori interessi ma, alla precisa richiesta
di quanto avrebbe incassato la Regione di maggiori entrate con un
deciso sostegno all'economia, l'assessore al bilancio, Sandra
Savino, si è rifiutata di rispondere.
"Inoltre, fa molta meraviglia che proprio quei partiti che hanno
fatto della devoluzione e del federalismo fiscale la loro
bandiera, poi, per cercare di sostanziare ciò che hanno
artatamente enfatizzato in campagna elettorale, vincolino i
maggiori trasferimenti per gli enti locali a ben precisi
interventi legati alla sicurezza. Cioè si gestisce il governo
regionale come quel potere centrale che hanno sempre aborrito. A
dimostrazione che questa entrata a gamba tesa non è piaciuta agli
enti locali, per la prima volta il Consiglio delle Autonomie non
ha espresso l'intesa sul disegno di legge di assestamento del
bilancio".