Pens: accettare solo gli immigrati regolari
(ACON) Trieste, 04 ago - COM/RC - Per il consigliere regionale
Luigi Ferone, il presidente Tondo ha pienamente ragione quando
sostiene che va accettata l'immigrazione, ma solo quella
regolare. Per l'esponente del Partito Pensionati l'accoglienza va
data a chi rispetta il nostro Paese e viene in Italia, e dunque
anche in Friuli Venezia Giulia, per lavorare, migliorare le
proprie conoscenze di vita e dare il suo contributo alla realtà
che lo ospita.
L'immigrazione senza regole, che arricchisce i trafficanti di
carne umana e ingrossa le file della criminalità e della
prostituzione, a giudizio di Ferone va combattuta con ogni mezzo.
Molte volte i nostri CPT sono delle regge rispetto alla realtà
che si è lasciata. Rimane il fatto che c'è da chiedersi perché
questi disperati, o presunti tali, spendano migliaia di euro per
un viaggio il cui costo potrebbe dar loro da vive per anni a casa
propria.
Per Ferone, serve un accordo a livello internazionale per
bloccare i flussi e visto che si tratta di persone che poi si
disperdono sulle strade di tutto il vecchio Continente, dovrebbe
essere l'Europa a governare questo fenomeno. Invece l'Europa dei
burocrati sembra essere incapace, anzi sembra preferire il
lassismo ad un'energica e seria politica di coordinamento e
contenimento della clandestinità.
Non si può dare la sensazione che in Italia tutti possono venire
e ben pochi saranno gli espulsi. È indispensabile - ha
evidenziato l'esponente del Partito Pensionati - rendere
effettive le espulsioni, che oggi quasi sempre rimangono mere
parole su fogli di carta. E i problemi si risentono anche in
Friuli Venezia Giulia: si dice che le nostre imprese hanno
bisogno di manodopera, ma tantissimi giovani sono alla disperata
ricerca di un lavoro e tanti quaranta/cinquantenni un lavoro non
lo trovano.
C'è da sottolineare - ha concluso Ferone - che i primi passi
della nuova Giunta sul fronte dell'immigrazione, nel suo
complesso, sono positivi e mostrano piena consapevolezza della
complessità del problema.