PD: Codega, cambiare la Bossi-Fini per fermare i clandestini
(ACON) Trieste, 07 ago - COM/RC - Anche il consigliere
regionale del PD Franco Codega interviene sul dibattito di questi
giorni inerente gli stranieri clandestini e gli immigrati
regolari presenti in Friuli Venezia Giulia, di cui il comparto
economico avrebbe bisogno in ragione di 7mila unità, stando a
quanto affermato dal presidente degli industriali, Valduga.
Siamo tutti d'accordo sul contrastare il fenomeno della
clandestinità - riflette Codega, che in questo non ha difficoltà
ad unirsi al pensiero espresso in tal senso da diversi esponenti
del centro-destra in più occasioni, non ultimo dal presidente
Tondo durante il recente convegno dell'Ente friulani nel mondo
tenutosi a Meduno.
Fa piacere riscontrare come ai massimi vertici delle istituzioni
regionali si abbia una percezione così in positivo del processo
immigratorio - scrive, dunque, Codega. Ma è anche pur vero che la
clandestinità permarrà fintantoché resterà in vigore la legge
Bossi-Fini, che di fatto non permette una entrata regolare nel
nostro Paese. E' fuori da ogni ragionevolezza pensare che l'unico
modo per venire in Italia per motivi di lavoro sia la chiamata
nominativa da un Paese straniero. Quale imprenditore chiama a
scatola chiusa un lavoratore proveniente, per esempio, dal Ghana?
Cambiamo la Bossi-Fini, creiamo le condizioni per un ingresso
regolare per motivi di lavoro, e si ridurrà la quota dei
clandestini.