PdL: Galasso e Baritussio, perchè tolto Difensore civico regionale
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/RC - Per quanto riguarda il
Difensore civico regionale, la posizione del centro-destra è
sempre stata molto chiara e altrettanto argomentate sono sempre
state tutte le sue scelte: ciò che si vuole è un'organizzazione
multidisciplinare attiva per la tutela effettiva dei diritti
delle persone.
Lo dichiarano all'unisono il presidente e il vicepresidente del
gruppo PdL in Consiglio regionale, Daniele Galasso e Franco
Baritussio.
Sul tema, a detta dei due consiglieri il confronto politico con
l'opposizione è stato già opportunamente affrontato nelle sedi
istituzionali preposte; l'ostinata posizione del Difensore civico
regionale uscente sembra, quindi, andare nella direzione di
tutelare esclusivamente un interesse di parte oscurando la
terzietà dell'organo stesso, e non di voler garantire l'interesse
della collettività, presupposto essenziale invece dell'azione
politica del centro-destra.
La maggioranza - puntualizzano Galasso e Baritussio - ha azzerato
la funzione del Difensore civico non per liquidare gli strumenti
di tutela dei diritti dei cittadini, ma piuttosto per rafforzarli
in piena sintonia con quelli che sono i dettami dell'Unione
europea. Cosi come era strutturato, si è dimostrato inefficace
nel risolvere i problemi della gente, finendo per alimentare le
frustrazioni. Ribadiamo che vogliamo passare da una difesa
formalistica ad una difesa attiva di tutti i soggetti più deboli
della società, ma soprattutto dei diritti calpestati.
Ciò che volgiamo - concludono i due esponenti del PdL - è
un'organizzazione multidisciplinare che valorizzi meglio quelle
che erano le funzioni dell'Ufficio del Difensore civico e del
Tutore pubblico dei minori. Vogliamo, inoltre, includere la
tutela della famiglia e il diritto alle pari opportunità.