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PdL: Galasso e Baritussio, perchè tolto Difensore civico regionale

14.08.2008
16:38
(ACON) Trieste, 14 ago - COM/RC - Per quanto riguarda il Difensore civico regionale, la posizione del centro-destra è sempre stata molto chiara e altrettanto argomentate sono sempre state tutte le sue scelte: ciò che si vuole è un'organizzazione multidisciplinare attiva per la tutela effettiva dei diritti delle persone.

Lo dichiarano all'unisono il presidente e il vicepresidente del gruppo PdL in Consiglio regionale, Daniele Galasso e Franco Baritussio.

Sul tema, a detta dei due consiglieri il confronto politico con l'opposizione è stato già opportunamente affrontato nelle sedi istituzionali preposte; l'ostinata posizione del Difensore civico regionale uscente sembra, quindi, andare nella direzione di tutelare esclusivamente un interesse di parte oscurando la terzietà dell'organo stesso, e non di voler garantire l'interesse della collettività, presupposto essenziale invece dell'azione politica del centro-destra.

La maggioranza - puntualizzano Galasso e Baritussio - ha azzerato la funzione del Difensore civico non per liquidare gli strumenti di tutela dei diritti dei cittadini, ma piuttosto per rafforzarli in piena sintonia con quelli che sono i dettami dell'Unione europea. Cosi come era strutturato, si è dimostrato inefficace nel risolvere i problemi della gente, finendo per alimentare le frustrazioni. Ribadiamo che vogliamo passare da una difesa formalistica ad una difesa attiva di tutti i soggetti più deboli della società, ma soprattutto dei diritti calpestati.

Ciò che volgiamo - concludono i due esponenti del PdL - è un'organizzazione multidisciplinare che valorizzi meglio quelle che erano le funzioni dell'Ufficio del Difensore civico e del Tutore pubblico dei minori. Vogliamo, inoltre, includere la tutela della famiglia e il diritto alle pari opportunità.