PdL: Galasso, a Udine acqua troppo cara, serve una norma
(ACON) Trieste, 04 set - COM/DT - "I rincari del 50, del 70%
delle bollette dell'acqua in provincia di Udine non sono un
fulmine a ciel sereno". Lo sostiene il consigliere regionale
Daniele Galasso, che sta verificando la possibilità di calmierare
gli aumenti introdotti dalla legge Galli.
"Il PdL, ha annotato l'esponente del centrodestra, ha
immediatamente manifestato la preoccupazione, ora rivelatasi
fondata, sui rischi di un aumento spropositato delle tariffe
dovuto alla nuova normativa nazionale che prevede che nel costo
del servizio vadano inseriti anche tutti gli investimenti per
l'ammortamento degli impianti di depurazione e la remunerazione
del capitale.
Personalmente ho lanciato subito l'allarme cui sono seguiti un
silenzio e un'inerzia operativa. Il risultato è che ora siamo
senza possibilità di rinvii e l'Ambito Territoriale Ottimale e
gli altri organi gestori dovranno applicare le nuove tariffe.
Per cercare di uscire da questa situazione il PdL sta lavorando
su due fronti: da un lato, per ridurre l'impatto della nuova
disciplina, stiamo elaborando una norma che preveda lo
scaglionamento pluriennale degli aumenti; dall'altro stiamo
esaminando la possibilità di alleggerire i costi attraverso un
grande piano di intervento (nell'ordine di alcune centinaia di
milioni di euro) per il rifacimento delle reti fognarie e degli
impianti di depurazione oltre che degli acquedotti, ormai
vetusti, che hanno perdite e sprechi inaccettabili.
Se da questa verifica giuridica riscontreremo la possibilità di
legiferare in tale direzione, faremo la nostra parte per
intervenire evitando una situazione di difficoltà ai cittadini,
ma anche alle imprese di tutta la provincia di Udine".