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PdL: Galasso, a Udine acqua troppo cara, serve una norma

04.09.2008
11:26
(ACON) Trieste, 04 set - COM/DT - "I rincari del 50, del 70% delle bollette dell'acqua in provincia di Udine non sono un fulmine a ciel sereno". Lo sostiene il consigliere regionale Daniele Galasso, che sta verificando la possibilità di calmierare gli aumenti introdotti dalla legge Galli.

"Il PdL, ha annotato l'esponente del centrodestra, ha immediatamente manifestato la preoccupazione, ora rivelatasi fondata, sui rischi di un aumento spropositato delle tariffe dovuto alla nuova normativa nazionale che prevede che nel costo del servizio vadano inseriti anche tutti gli investimenti per l'ammortamento degli impianti di depurazione e la remunerazione del capitale.

Personalmente ho lanciato subito l'allarme cui sono seguiti un silenzio e un'inerzia operativa. Il risultato è che ora siamo senza possibilità di rinvii e l'Ambito Territoriale Ottimale e gli altri organi gestori dovranno applicare le nuove tariffe.

Per cercare di uscire da questa situazione il PdL sta lavorando su due fronti: da un lato, per ridurre l'impatto della nuova disciplina, stiamo elaborando una norma che preveda lo scaglionamento pluriennale degli aumenti; dall'altro stiamo esaminando la possibilità di alleggerire i costi attraverso un grande piano di intervento (nell'ordine di alcune centinaia di milioni di euro) per il rifacimento delle reti fognarie e degli impianti di depurazione oltre che degli acquedotti, ormai vetusti, che hanno perdite e sprechi inaccettabili.

Se da questa verifica giuridica riscontreremo la possibilità di legiferare in tale direzione, faremo la nostra parte per intervenire evitando una situazione di difficoltà ai cittadini, ma anche alle imprese di tutta la provincia di Udine".