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SA: Pustetto, strumetale revisione legge tutela minoranze

08.09.2008
17:30
(ACON) Trieste, 08 set - COM/ET - "Con la recente proposta da parte del consigliere del PdL Roberto Novelli di rivedere la legge regionale che prevede la tutela dello sloveno nelle fasce confinarie, il centrodestra riapre vecchie polemiche e sembra voler riportare indietro l'orologio del tempo".

Questa la posizione espressa dal consigliere regionale di SA Stefano Pustetto in una nota.

"Durante il fascismo - prosegue il consigliere - si è fatto leva su un nazionalismo esasperato e strumentale, che ovviamente andava a penalizzare, discriminare e marginalizzare tutte le minoranze, fino ad arrivare alla proibizione della celebrazione della messa in sloveno. Con la guerra fredda, tutte le valli del Natisone e le loro popolazioni erano sulla linea di un confine che si è voluto erigere a simbolo tra bene e male e questo perché l'identificazione di un nemico era funzionale alle pretese egemoniche delle due grandi potenze dell'epoca".

Con la creazione dell'Europa e la fine della guerra fredda sancita dalla caduta del muro di Berlino, Pustetto rileva come si sia tornati a considerare le minoranze una risorsa, o perlomeno una diversità da tutelare. Gli appartenenti alle minoranza andrebbero anche risarciti, perché per anni oggetto di discriminazioni.

Nell'opinione del consigliere, il tentativo di differenziare ulteriormente i vari dialetti sloveni in natisoniano, torriano e resiano appare dunque come del tutto strumentale a un tentativo di marginalizzare e ghettizzare parte della popolazione delle valli.

"In questo modo - conclude Pustetto - oltre che a riaprire vecchie ferite, si dà fiato agli opposti nazionalismi che con il tempo si erano sopiti. Sappiamo tutti che questa maggioranza regionale ha i numeri per poter cambiare ogni legge, spero tuttavia che in futuro ci si dedichi ai veri problemi della regione".