Pens: Ferone, il maestro unico è una scelta sbagliata
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - Sull'insegnante unico, il
consigliere regionale del Partito Pensionato Luigi Ferone ha
scritto una lettera al presidente della Regione Renzo Tondo per
portarlo a conoscenza della posizione sua e della forza politica
che rappresenta.
"Di fronte all'imperversare della polemica circa l'introduzione
nelle scuole primarie dell'insegnante unico, ritengo opportuno
esprimere il mio pensiero perché questa problematica, riguarda
ovviamente anche la nostra regione.
"A mio giudizio - evidenzia Ferone - il maestro unico è una
scelta profondamente sbagliata perché non tiene conto della
realtà di oggi, ben diversa da quella di alcuni decenni or sono.
Il maestro unico dovrebbe assommare in sé tutte le qualità per
insegnare molte materie, una diversa dall'altra.
Non si tiene evidentemente conto che il mondo è cambiato, la
società si è evoluta e le conoscenze si sono infinitamente
moltiplicate, non si considera che la globalizzazione e il mondo
di Internet hanno accresciuto enormemente la capacità di
conoscere e al tempo stesso la capacità di essere preparati ad
affrontare un mondo e una società in continua evoluzione.
"Il maestro unico - aggiunge il consigliere del Partito
Pensionati - impoverisce la formazione dei nostri bambini, con
negative conseguenze per la loro preparazione complessiva e per
il futuro della nostra società. Che ne sarà dell'assistenza ai
bambini disabili e del tempo pieno? La scuola non può essere
confusa con un'azienda, la scuola deve rappresentare un
investimento vero per il futuro dei nostri giovani e non il
perseguimento di un bilancio economico necessariamente attivo.
"Investire sulla scuola - conclude Ferone - è investire sul
futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Il mondo cambia e
anche la scuola deve adeguarsi. La scelta del Governo avrà come
unica conseguenza un ulteriore impoverimento formativo e
culturale della scuola italiana. Ben venga il ripristino del voto
in condotta, dell'educazione civica e dei voti per le singole
materie, ma tutto ciò non ha senso se si impoverisce proprio
l'aspetto formativo dei nostri ragazzi".