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Pens: Ferone, il maestro unico è una scelta sbagliata

10.09.2008
13:00
(ACON) Trieste, 10 set - COM/AB - Sull'insegnante unico, il consigliere regionale del Partito Pensionato Luigi Ferone ha scritto una lettera al presidente della Regione Renzo Tondo per portarlo a conoscenza della posizione sua e della forza politica che rappresenta.

"Di fronte all'imperversare della polemica circa l'introduzione nelle scuole primarie dell'insegnante unico, ritengo opportuno esprimere il mio pensiero perché questa problematica, riguarda ovviamente anche la nostra regione. "A mio giudizio - evidenzia Ferone - il maestro unico è una scelta profondamente sbagliata perché non tiene conto della realtà di oggi, ben diversa da quella di alcuni decenni or sono. Il maestro unico dovrebbe assommare in sé tutte le qualità per insegnare molte materie, una diversa dall'altra. Non si tiene evidentemente conto che il mondo è cambiato, la società si è evoluta e le conoscenze si sono infinitamente moltiplicate, non si considera che la globalizzazione e il mondo di Internet hanno accresciuto enormemente la capacità di conoscere e al tempo stesso la capacità di essere preparati ad affrontare un mondo e una società in continua evoluzione. "Il maestro unico - aggiunge il consigliere del Partito Pensionati - impoverisce la formazione dei nostri bambini, con negative conseguenze per la loro preparazione complessiva e per il futuro della nostra società. Che ne sarà dell'assistenza ai bambini disabili e del tempo pieno? La scuola non può essere confusa con un'azienda, la scuola deve rappresentare un investimento vero per il futuro dei nostri giovani e non il perseguimento di un bilancio economico necessariamente attivo.

"Investire sulla scuola - conclude Ferone - è investire sul futuro dei nostri figli e dei nostri nipoti. Il mondo cambia e anche la scuola deve adeguarsi. La scelta del Governo avrà come unica conseguenza un ulteriore impoverimento formativo e culturale della scuola italiana. Ben venga il ripristino del voto in condotta, dell'educazione civica e dei voti per le singole materie, ma tutto ciò non ha senso se si impoverisce proprio l'aspetto formativo dei nostri ragazzi".