PD: Moretton, Tondo spieghi il futuro di Friulia Holding
(ACON) Trieste, 15 set - COM/RC - Friulia Holding e i suoi
vantaggi: li descrive il capogruppo del PD in Consiglio
regionale, Gianfranco Moretton, in un articolato comunicato.
Con il centro-sinistra - scrive dunque il consigliere - tutte le
società partecipate dalla Regione aventi valenza strategica per
lo sviluppo dell'economia del territorio sono state accorpate
sotto la holding Friulia, creata per coordinare le strategie
manageriali regionali con l'aiuto del sistema bancario
(Unicredit, Friuladria, Friulcassa, BNL, Banca di Cividale, Banca
di Vicenza, Antonveneta, BCC) e assicurativo (Generali e Lloyd
Adriatico), che ha investito 120 milioni di euro.
La holding - così ancora Moretton - ha già dato rilevanti ritorni
economici, se non altro in termini di maggiore efficienza nella
gestione delle risorse del gruppo e di risparmio fiscale.
Inoltre, ha consolidato le aziende capaci di svilupparsi in
settori innovativi, ad alto contenuto tecnologico: quotazione in
borsa di Eurotec; crescita dimensionale di importanti gruppi
friulani la cui direzione è stata mantenuta in regione;
interventi in alcuni passaggi generazionali; un'efficace gestione
della cosiddetta legge Bertossi che sostiene lo sviluppo
competitivo delle aziende del territorio.
Alla luce di tutto ciò, il rappresentante del PD chiede al
presidente Tondo di chiarire quale futuro prevede per Friulia
Holding visto che in campagna elettorale aveva dichiarato di
volerla relegare a un ruolo marginale non ben definito, mentre
ora pare intenda riportarla alle origini e magari a intervenire
solo sulle aziende in difficoltà, anche quelle senza prospettive
di sviluppo ma unicamente per garantirne la sopravvivenza.
Se termina la sua funzione di holding - aggiunge Moretton -
temiamo che Tondo non abbia ben presente il danno che, in termini
economici, avrebbe la Regione, con la prospettiva che i soci
bancari e assicurativi escano dalla compagine disinvestendo le
somme apportate nel 2006. La domanda finale è quindi se la
strategia sia quella di voler influire direttamente nelle scelte
relative alle nuove opere da realizzare da parte delle
controllate e, se cosi fosse, come si pensa di rimborsare i soci
privati che a questo gioco non ci staranno.