PdL/UDC/Pens: proposta di legge per tutelare i dialetti
(ACON) Trieste, 15 set - COM/RC - "Tutela, valorizzazione e
promozione del patrimonio linguistico dialettale e culturale del
Friuli Venezia Giulia". Questo il titolo della proposta di legge
firmata dai consiglieri regionali Piero Camber, Daniele Galasso,
Roberto Novelli, Antonio Pedicini e Gaetano Valenti del PdL,
Giorgio Venier Romano dell'UDC (sostituito dal capogruppo Edoardo
Sasco in conferenza stampa) e Luigi Ferone del Partito
Pensionati.
Il progetto - spiegano i consiglieri del PdL in una nota - vuole
dare la giusta dignità ai dialetti fortemente radicati in un
determinato territorio e rappresentativi delle diverse culture
delle genti del Friuli Venezia Giulia. A tal fine è previsto il
sostegno delle attività di studio, convegni, costituzione di
archivi multimediali, creazioni artistiche, attività culturali
legate al teatro, festival, manifestazioni, corsi di formazione e
corsi integrativi di insegnamento nelle scuole.
La proposta non vuole contrapporsi alla legge sul friulano -
aggiunge Camber, primo firmatario della proposta - ma vuole
garantire la giusta tutela anche ad altre realtà linguistiche
come ad esempio il triestino, l'istro-veneto, il
friulano-goriziano, il bisiacco, il grasian, il veneto-udinese,
il resiano, il po nasen e il natisoniano. L'iter della norma
prevedo sarà molto rapido vista anche la qualificata convergenza
delle altre forze di centro-destra. Il suo primo passaggio è già
previsto in VI Commissione consiliare, da me presieduta.
Con questa proposta di legge - aggiunge Novelli - si vuole
riconoscere la piena dignità culturale di dialetti come il
natisoniano o il resiano, che hanno una propria identità e
ingiustamente sono collocati nelle leggi di tutela della lingua
slovena essendo privati, nei fatti, della propria specificità e
radice storica. Queste comunità, infatti, non si sentono slovene,
ma italiane a tutti gli effetti e chiedono da tempo una legge che
riconosca la loro specialità linguistica.
Punto, questo, sottolineato anche da Valenti, per il quale
l'esperienza che si sta portando avanti in Friuli Venezia Giulia
può essere ripresa anche a livello nazionale.
Nel corso della conferenza stampa, il presidente della compagnia
teatrale l'Armonia, Bruno Cappelletti, ha consegnato 6.000 firme,
raccolte nel 2007, di persone che chiedevano una legge di tutela
per le forme dialettali culturalmente significative.