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PD: Baiutti, legge commercio e aperture domenicali

15.09.2008
17:03
(ACON) Trieste, 15 set - COM/AB - Dopo i proclami della campagna elettorale la maggioranza regionale, con la bozza di legge presentata sul commercio, conferma che la normativa statale e comunitaria in materia di concorrenza e di libera iniziativa non può che prevalere sulla legislazione regionale.

Giorgio Baiutti, consigliere regionale del Partito Democratico, sottolinea come le posizioni oltranziste della Lega Nord siano inascoltate rispetto alla proposta di portare a 29 le aperture domenicali, di liberalizzare il periodo dei saldi e le svendite promozionali ed eliminare, anche in base ai recenti pronunciamenti del TAR, i vincoli sulle distanze per le edicole e i contingentamenti per i pubblici esercizi.

Baiutti ribadisce come l'autoregolamentazione delle aperture domenicali da parte dei Comuni, introdotta in ossequio ai principi di decentramento e sussidiarietà avesse portato, seppur tra difficoltà, a un risultato poco diverso dal disegno di legge Ciriani, visto che nei mesi estivi gli operatori chiudono comunque le attività.

Di fronte alle diverse prese di posizione sulle peculiarità di Trieste e più ancora di Gorizia non può essere consentito un diverso trattamento tra le città capoluogo di provincia, sia in ordine alle deroghe, che alla delimitazione del perimetro dei centri storici, concetto urbanistico fumoso e di difficile applicabilità alle delimitazioni commerciali.

Le verifiche e le riflessioni devono essere complessive se di mezzo ci sono opportunità di maggiori aperture e conseguentemente nuove occasioni occupazionali che possono riguardare anche Udine e Pordenone. I piccoli negozi di vicinato, per lo più a conduzione familiare, dovranno contare su un'ampia libertà di manovra, soprattutto nelle realtà minori. Soltanto in questo contesto l'individuazione dei Comuni di Grado e Lignano Sabbiadoro come località "a prevalente economia turistica" può essere considerata una base coerente di avvio della discussione.

Baiutti ribadisce che il gruppo consiliare del Partito Democratico sostiene il profondo dissenso per le posizioni sostenute debolmente dalla Lega Nord, si ritrova oggi su quelle più aperte dell'assessore Luca Ciriani, valuta attentamente le indicazioni fornite dall'Assemblea delle autonomie locali e dall'Anci e riconosce la bontà di un grande lavoro di concertazione e condivisione che è stato fatto dalla Giunta Illy e che ha portato alla riduzione di ben 500.000 metri quadrati di superficie di vendita che il precedente Piano Dressi della grande distribuzione prevedeva in una prospettiva economico-sociale del Friuli Venezia Giulia ormai superata.