LN: presentata pdl su tutela dialetti veneti in regione
(ACON) Trieste, 16 set - COM/RC - Idiomi e dialetti storici
veneti parlati in Friuli Venezia Giulia: il gruppo della Lega
Nord del Consiglio regionale ha presentato a Trieste una proposta
di legge che prevede un milione di euro per favorire il loro
insegnamento nelle scuole e la ricerca nelle università,
promuovere l'informazione giornalistica, curare l'edizione e la
diffusione di libri e pubblicazioni a riguardo, organizzare
attività e incontri per divulgare la conoscenza del patrimonio
linguistico.
L'unicità della ricchezza linguistica e culturale della nostra
regione deve essere valorizzata e promossa al tempo stesso, per
questo abbiamo deciso di presentare quella proposta di legge - ha
esordito il primo firmatario, Federico Razzini, alla presenza di
tutti gli altri componenti del gruppo consiliare del Carroccio,
al quale si è unito per l'occasione il deputato Massimiliano
Fedriga.
Sul nostro territorio - ha aggiunto Razzini - esistono idiomi e
parlate che costituiscono una grande eredità linguistica. Ci
riferiamo al bisiaco, al gradese e al maranese, definiti "veneti
autoctoni" e ad altri linguaggi di grande importanza storica come
il triestino, il muggesano e il veneto parlato nelle nostre
province. La loro scomparsa ci renderebbe una Regione un po' meno
"speciale". Crediamo fermamente sia necessario varare al più
presto una legge che tuteli gli idiomi storici qui presenti, una
proposta sviluppatasi già all'interno del mondo associativo
regionale con cui abbiamo collaborato e da noi sempre sostenuta.
La Regione ha il dovere morale di preservare e tramandare alle
nuove generazioni questo nostro ricchissimo e variegato
patrimonio, unico al mondo - è stata la conclusione del
consigliere, che ritiene la tutela e la promozione dei vari
dialetti locali un contributo importante alla costruzione di
un'Europa fondata sui principi della democrazia e del rispetto
delle diversità culturali.
Alla conferenza stampa erano presenti anche le associazioni
Armonia e Culturale Bisiaca, nonché l'Istituto della cultura
veneta che ha collaborato alla stesura della proposta di legge.