I Comm: illustrazione ddl Istituto per patrimonio culturale
(ACON) Trieste, 17 set - ET - Illustrato alla I Commissione
consiliare, presidente Gaetano Valenti (PdL), il disegno di legge
sull'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli
Venezia Giulia. Roberto Molinaro, assessore all'Istruzione,
Formazione e Cultura, è entrato nel dettaglio del provvedimento
composto da 11 articoli.
È una norma nata nel 2007, in seguito alle nuove competenze
regionali derivanti dalla modifica del titolo V della
Costituzione in materia di beni culturali e paesaggistici.
Si aggiorna la veste istituzionale del Centro regionale di
catalogazione e restauro di Villa Manin, trasformandolo
nell'Istituto per la conservazione del patrimonio culturale, con
compiti di catalogazione sistematica del patrimonio culturale
della regione, di supporto tecnico e scientifico a chi opera in
materia e di gestione della nuova Scuola regionale per il
restauro.
Tre sono le novità del testo presentato. La prima è un
ampliamento delle previsioni di collaborazioni internazionali e
la relativa possibilità di partecipare a progetti in ambito
europeo e internazionale. La seconda è la semplificazione
dell'assetto dell'ente, che sarà gestito dal Comitato di
consulenza scientifica - composto da tre esperti, dal direttore,
con un revisore dei conti. Per quanto riguarda gli incarichi di
consulenza esterna, Molinaro ha sottolineato che non ne sono
consentiti più di quindici a carico dell'Istituto. Terza novità,
una scheda finanziaria di raffronto tra l'assetto attuale e
quello futuro.
Sempre nel campo delle risorse, il disegno di legge contempla
anche proventi derivanti da prestazione a terzi, di servizi
tecnico scientifici.
Al termine dell'illustrazione, il consigliere Colussi (IdV-Citt)
ha auspicato un generale riordino della materia dei beni
culturali; Franco Brussa (PD) ha chiesto perché non si è previsto
il complessivo riassetto di Villa Manin, per altro già iniziato
con il commissariamento della stessa; Baritussio (PdL) si è
concentrato sulle previsioni di collaborazioni internazionali
dell'Istituto.
Le condizioni per un riordino della materia dei beni culturali,
ha precisato Molinaro, saranno conseguenti alla modifica del
titolo V della Costituzione; l'azienda speciale Villa Manin non
ha nulla a che vedere con il Centro di catalogazione e diventerà
il centro di riferimento per gli eventi regionali e si sta
preparando la modifica della legge istitutiva dell'Azienda, la
32/2002; per quanto riguarda la previsione di un'attività
internazionale per l'Istituto, l'assessore ha precisato che si
tratta di farvi rientrare le collaborazioni già in corso e
mantenere un indirizzo sopranazionale anche per il futuro.
(immagini tv)