News


I Comm: illustrazione ddl Istituto per patrimonio culturale

17.09.2008
12:57
(ACON) Trieste, 17 set - ET - Illustrato alla I Commissione consiliare, presidente Gaetano Valenti (PdL), il disegno di legge sull'Istituto regionale per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. Roberto Molinaro, assessore all'Istruzione, Formazione e Cultura, è entrato nel dettaglio del provvedimento composto da 11 articoli.

È una norma nata nel 2007, in seguito alle nuove competenze regionali derivanti dalla modifica del titolo V della Costituzione in materia di beni culturali e paesaggistici.

Si aggiorna la veste istituzionale del Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin, trasformandolo nell'Istituto per la conservazione del patrimonio culturale, con compiti di catalogazione sistematica del patrimonio culturale della regione, di supporto tecnico e scientifico a chi opera in materia e di gestione della nuova Scuola regionale per il restauro.

Tre sono le novità del testo presentato. La prima è un ampliamento delle previsioni di collaborazioni internazionali e la relativa possibilità di partecipare a progetti in ambito europeo e internazionale. La seconda è la semplificazione dell'assetto dell'ente, che sarà gestito dal Comitato di consulenza scientifica - composto da tre esperti, dal direttore, con un revisore dei conti. Per quanto riguarda gli incarichi di consulenza esterna, Molinaro ha sottolineato che non ne sono consentiti più di quindici a carico dell'Istituto. Terza novità, una scheda finanziaria di raffronto tra l'assetto attuale e quello futuro.

Sempre nel campo delle risorse, il disegno di legge contempla anche proventi derivanti da prestazione a terzi, di servizi tecnico scientifici.

Al termine dell'illustrazione, il consigliere Colussi (IdV-Citt) ha auspicato un generale riordino della materia dei beni culturali; Franco Brussa (PD) ha chiesto perché non si è previsto il complessivo riassetto di Villa Manin, per altro già iniziato con il commissariamento della stessa; Baritussio (PdL) si è concentrato sulle previsioni di collaborazioni internazionali dell'Istituto.

Le condizioni per un riordino della materia dei beni culturali, ha precisato Molinaro, saranno conseguenti alla modifica del titolo V della Costituzione; l'azienda speciale Villa Manin non ha nulla a che vedere con il Centro di catalogazione e diventerà il centro di riferimento per gli eventi regionali e si sta preparando la modifica della legge istitutiva dell'Azienda, la 32/2002; per quanto riguarda la previsione di un'attività internazionale per l'Istituto, l'assessore ha precisato che si tratta di farvi rientrare le collaborazioni già in corso e mantenere un indirizzo sopranazionale anche per il futuro.

(immagini tv)