PdL: Baritussio, una norma anche per la lingua tedesca
(ACON) Trieste, 17 set - COM/RC - Sul dibattito accesso in
questi giorni a seguito della presentazione di alcune proposte di
legge sulle lingue e sui dialetti della regione, interviene anche
il vicepresidente del gruppo consiliare del PDL, Franco
Baritussio, che pone l'attenzione sull'importanza
dell'insegnamento della lingua tedesca per lo sviluppo economico
del territorio.
Siamo ormai di fronte ad un'autentica defaillance di ordine
etnico e linguistico - scrive il consigliere. Di ordine etnico
poiché, oltre alle isole germanofone di Sauris e Timau, esiste in
Valcanale una rilevante minoranza tedesca. Diversamente dal
friulano e dallo sloveno, la lingua tedesca, anch'essa presente
nella legge 482/99 dello Stato, non ha trovato ad oggi
l'attenzione e lo spazio per una normativa specifica regionale.
Dal punto di vista linguistico, oltre alla valenza in campo
europeo e mondiale, il tedesco non solo è parlato in un Paese a
noi confinante, ma ha anche una valenza di assoluto rilievo per
le attività economiche e turistiche della regione.
Ho sottoscritto volentieri - aggiunge Baritussio - la proposta di
legge del consigliere Franco Dal Mas sull'insegnamento della
lingua inglese e delle lingue comunitarie. I nostri giovani,
infatti, conoscono poco l'inglese rispetto a quelli degli altri
Paesi europei. La stessa norma, tuttavia, prevede tre ore
settimanali per una seconda lingua comunitaria, fatto che
permetterà di affiancare allo studio dell'inglese anche una delle
lingue delle nostre aree di confine come il tedesco e lo sloveno.
Se l'indirizzo dell'amministrazione regionale sarà, dopo la legge
di tutela per le minoranze della lingua friulana e slovena,
quello di riconoscere i vari dialetti del Friuli Venezia Giulia,
a questo punto - è la conclusione dell'esponente della
maggioranza - dovrà essere data anche al tedesco e alla relativa
minoranza il riconoscimento con specifica norma.