PdL: Novelli, troppi incidenti tra i giovani, vanno ridotti
(ACON) Trieste, 23 set - COM/AB - Dai recenti dati pubblicati
nell'ultimo rapporto di EuroSafe, l'Alleanza europea per la
sicurezza del bambino, risulta che in Italia gli incidenti di
diverso genere sono la principale causa di morte nei ragazzi di
età compresa tra 0 e 19 anni, con 2030 decessi l'anno.
A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PdL Roberto
Novelli che aggiunge:
Se si riuscisse a raggiungere il livello della Svezia, lo stato
più sicuro d'Europa, il tasso degli incidenti potrebbe ridursi
del 60%. In Friuli Venezia Giulia i dati relativi agli incedenti
di vario genere che vedono coinvolti i ragazzi da 0 ai 16 anni
sono allarmanti. Nel 2007 al solo Burlo Garofolo (Centro di terzo
livello pediatrico e di riferimento regionale) sono stati
ricoverati al pronto soccorso 20 mila giovani (0-16 anni) per
incidenti di varie tipologie. Il 2%, pari a 2 mila bambini (circa
3 al giorno), è arrivato in pericolo di vita (codice rosso).
"Questi dati non lasciano alcun dubbio sull'urgenza di agire e il
Friuli Venezia Giulia deve fare la sua parte per ridurre queste
statistiche" afferma Novelli, che chiede alla Giunta, attraverso
un'interrogazione, un'azione tempestiva per capire quali
interventi sono in atto per proteggere i più piccoli e gli
adolescenti.
"E' importante capire qual è l'attuazione del Piano regionale per
la sicurezza. La Regione deve investire sempre di più su ragazzi
e famiglie con misure di sicurezza che dimostrino realmente di
ridurre i decessi tra i più piccoli".
"Credo sia fondamentale - precisa Novelli - attivare percorsi
socioeducativi che includano l'istruzione dei genitori sui temi
della sicurezza e sull'applicazione di buone prassi per evitare
incidenti, spesso fatali, legati ad annegamento, cadute,
avvelenamenti, ustioni (solo per citare alcuni esempi) oltre ai
ben noti incidenti stradali spesso dovuti anche alla negligenza
nell'osservare le basilari regole di sicurezza imposte dal
codice. In questa direzione sto spingendo molto e,
fortunatamente, i risultati stanno iniziando ad arrivare".
"La Regione - conclude Novelli - deve potenziare una serie di
strumenti per consentire ai genitori e ai giovani di trasformarsi
in cittadini competenti e responsabili, capaci di essere i primi
soggetti attivi nella prevenzione. Un ruolo primario deve essere
dato alla scuola, che rimane il luogo di elezione per i programmi
di prevenzione e sicurezza".