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PdL: Novelli, troppi incidenti tra i giovani, vanno ridotti

23.09.2008
12:52
(ACON) Trieste, 23 set - COM/AB - Dai recenti dati pubblicati nell'ultimo rapporto di EuroSafe, l'Alleanza europea per la sicurezza del bambino, risulta che in Italia gli incidenti di diverso genere sono la principale causa di morte nei ragazzi di età compresa tra 0 e 19 anni, con 2030 decessi l'anno.

A metterlo in evidenza è il consigliere regionale del PdL Roberto Novelli che aggiunge:

Se si riuscisse a raggiungere il livello della Svezia, lo stato più sicuro d'Europa, il tasso degli incidenti potrebbe ridursi del 60%. In Friuli Venezia Giulia i dati relativi agli incedenti di vario genere che vedono coinvolti i ragazzi da 0 ai 16 anni sono allarmanti. Nel 2007 al solo Burlo Garofolo (Centro di terzo livello pediatrico e di riferimento regionale) sono stati ricoverati al pronto soccorso 20 mila giovani (0-16 anni) per incidenti di varie tipologie. Il 2%, pari a 2 mila bambini (circa 3 al giorno), è arrivato in pericolo di vita (codice rosso).

"Questi dati non lasciano alcun dubbio sull'urgenza di agire e il Friuli Venezia Giulia deve fare la sua parte per ridurre queste statistiche" afferma Novelli, che chiede alla Giunta, attraverso un'interrogazione, un'azione tempestiva per capire quali interventi sono in atto per proteggere i più piccoli e gli adolescenti.

"E' importante capire qual è l'attuazione del Piano regionale per la sicurezza. La Regione deve investire sempre di più su ragazzi e famiglie con misure di sicurezza che dimostrino realmente di ridurre i decessi tra i più piccoli".

"Credo sia fondamentale - precisa Novelli - attivare percorsi socioeducativi che includano l'istruzione dei genitori sui temi della sicurezza e sull'applicazione di buone prassi per evitare incidenti, spesso fatali, legati ad annegamento, cadute, avvelenamenti, ustioni (solo per citare alcuni esempi) oltre ai ben noti incidenti stradali spesso dovuti anche alla negligenza nell'osservare le basilari regole di sicurezza imposte dal codice. In questa direzione sto spingendo molto e, fortunatamente, i risultati stanno iniziando ad arrivare".

"La Regione - conclude Novelli - deve potenziare una serie di strumenti per consentire ai genitori e ai giovani di trasformarsi in cittadini competenti e responsabili, capaci di essere i primi soggetti attivi nella prevenzione. Un ruolo primario deve essere dato alla scuola, che rimane il luogo di elezione per i programmi di prevenzione e sicurezza".