UDC, LN e Pens: no modifiche unilaterali a legge elettorale
(ACON) Trieste, 23 set - COM/ET - "UDC, Lega Nord e Partito
Pensionati non sono affatto d'accordo sul turno unico alle
amministrative, proposto in modo unilaterale e piuttosto
ultimativo dal PdL nella sua ultima riunione di gruppo e reso
noto attraverso la stampa, senza una preventiva discussione di
maggioranza".
Commentano così i capigruppo consiliari regionali dell'UDC
Edoardo Sasco e della Lega Nord Danilo Narduzzi, e Luigi Ferone
del Partito Pensionati, la proposta del PdL di cambiare le
modalità di svolgimento delle elezioni amministrative in Friuli
Venezia Giulia.
"Le regole del gioco - aggiungono i tre esponenti politici -
vanno discusse tra tutte le forze politiche presenti in Consiglio
Regionale, perché devono essere ampiamente condivise e non si
possono cambiare a ogni tornata elettorale. L'idea che un partito
discuta le modifiche da solo, affermando poi che il PdL intende
andare sino in fondo, a prescindere da cosa ne pensino gli stessi
alleati, non è assolutamente accettabile".
"Il programma elettorale del presidente Tondo - ribadiscono
Sasco, Narduzzi e Ferone - non fa cenno a questa modifica, che
dovrebbe comunque rientrare nella più vasta normativa riguardante
il funzionamento delle autonomie locali, da discutere e varare
quanto prima in modo organico, evitando di legiferare in forma
frammentaria e improvvisata".
"UDC, Lega Nord e Partito Pensionati non ci stanno a nessuna
imposizione, perché su materie delicate come quelle del consenso
elettorale ci vuole un'analisi profonda su come rappresentare al
meglio il corpo elettorale nelle istituzioni, con le sue diverse
sensibilità, ricercando il massimo consenso ottenibile nella
scrittura delle regole".
"Ogni scorciatoia, infatti - concludono Sasco, Narduzzi e Ferone
- come quella comunicata a mezzo stampa dal PdL, assume il
profilo di un'ingiunzione, alla quale chiaramente i gruppi
consiliari e le forze politiche da loro rappresentate non hanno
alcuna intenzione di sottomettersi".