Ballaman con studenti Irse e Associazione giuliani nel mondo
(ACON) Trieste, 24 set - DT - Ragazzi della Finlandia,
Macedonia, Portogallo, Lettonia, Russia, Bielorussia, Slovenia,
Croazia, Repubblica Ceca e Polonia. Tutti laureati o laureandi,
dai 23 ai 35 anni, che stanno partecipando a uno stage dell'Irse,
l'Istituto regionale di studi europei del Friuli Venezia Giulia
(con loro, infatti, la presidente Laura Zuzzi). Giovani il cui
sbocco lavorativo futuro sarà il turismo e da tre settimane (e
questa è l'ultima) stanno visitando la nostra regione,
apprezzandone i punti forti ("questo posto è un gioiello, c'è una
grande offerta turistica, si vede che state correndo per
conquistare il mercato", hanno affermato), e mettendone a fuoco i
punti deboli, uno su tutti, il sistema dei trasporti.
"Sento il bisogno dei giovani", li ha salutati così il presidente
del Consiglio regionale Edouard Ballaman. "Sono sì un politico,
ma sono stato anche un insegnante, ed è un piacere doppio avervi
qui, a Trieste, visto che sarete gli ambasciatori del Friuli
Venezia Giulia nei vostri Paesi. Questa è una regione
particolare, è l'incrocio per eccellenza delle culture europee:
c'è quella latina, quella tedesca, e quella slava. E qui,
nell'Aula del Consiglio regionale, si può parlare in italiano,
friulano, tedesco e sloveno. Questa è una Regione speciale, e non
solo per lo statuto che la governa".
Sulla nota dolente del sistema dei trasporti, il presidente ha
spiegato che "ci stiamo impegnando tantissimo, siamo in grosso
ritardo, è vero, dobbiamo rafforzare il trasporto su ferrovia e
quell'autostrada che è il mare Adriatico. Quindi, in sintesi,
puntare sul porto di Trieste e sul potenziamento dell'aeroporto
di Ronchi, facendo asse con Venezia". E a una precisa domanda
sulla collaborazione con le altre regioni d'Europa, Ballaman ha
ricordato come l'obiettivo del Friuli Venezia Giulia sia quello
di avvicinare sempre più quelle realtà che hanno vissuto il
confine come la fine del mondo. "Ma la collaborazione deve essere
utile, intelligente, può essere anche un obiettivo economico: ad
esempio, pensiamo a una collaborazione con la Slovenia sul fronte
energia, o con l'Austria sul tema dei trasporti".
In precedenza, il presidente aveva ricevuto 16 giovani
discendenti da famiglie di origine giuliana e istriana
provenienti da Argentina, Australia, Brasile, Canada, Sud Africa
e Uruguay. A organizzare lo stage di due settimane nella Venezia
Giulia, l'Associazione Giuliani nel mondo (presenti, il
presidente Dario Locchi e quello onorario Dario Rinaldi) con il
sostegno della Regione. I ragazzi rimarranno in regione fino al 5
ottobre visitando le principali istituzioni (Comune e Provincia
di Trieste e Gorizia, dopo la Regione), importanti società come
la Fincantieri, e poi musei, monumenti e siti archeologici.
Davanti a loro Ballaman ha sottolineato la necessità di
promuovere e rafforzare il sostegno della Regione, "perché
dobbiamo aiutare coloro che hanno lasciato la nostra terra".
(foto - immagini tv)