IV Comm: pdl urbanistica, fine dibattito (2)
(ACON) Trieste, 24 set - COM/RC - Critico Giorgio Brandolin
(PD) nei confronti della proposta di riforma della legge
sull'urbanistica 5/2007, della quale non accetta la tempistica
(manca l'impegno scritto di far funzionare tutto entro un anno) e
il fatto che si chiami semplificazione ciò che è
de-legificazione. Involuzione per il suo capogruppo, Gianfranco
Moretton, per il quale non è vero che il centro-destra vuol fare
una vera riforma del settore ed è colpevole di non aver voluto
far funzionare la LR 5/2007. Alessandro Corazza (IdV-Citt) ha
chiesto attenzione nel cancellare in toto ciò che si è fatto in
passato solo perché voluto da un altro schieramento politico o si
apriranno scenari oscuri.
Si tratta di 4 articoli molto tecnici con cui non si va a
stravolgere l'edilizia regionale - è stato invece il commento di
Edoardo Sasco (UDC); ciò che vogliamo è coinvolgere tutto il
sistema degli enti locali, altrimenti ci impantaniamo come
accaduto al centro-sinistra. Il progetto non stravolge il
settore, ciononostante prevede importanti passaggi di
semplificazione - così poi Roberto Asquini (Misto); le imprese
non possono annegare nella burocrazia, avrei voluto ancora più
liberalizzazione, ma è un primo passo importante. E sblocco di
una situazione di immobilismo di fatto anche per Roberto Marin e
il suo capogruppo, Daniele Galasso (PdL), per i quali non c'è
superficialità né de-regolazione, ma semplificazione degli atti.
Due anni sono un tempo congruo, per i Comuni, per adeguarsi alla
nuova normativa; la 5/2007 prevedeva da subito il rifacimento di
tutti i Piani regolatori comunali, ma la pratica ha dimostrato
l'impossibilità della cosa.
La Commissione è, quindi, passata all'articolato.
(segue)