IV Comm: approvata pdl urbanistica (3)
(ACON) Trieste, 24 set - RC - Voto positivo di PdL, LN, UDC,
Misto e Pensionati alla proposta di legge che modifica quanto
previsto per urbanistica, edilizia e paesaggio a firma Galasso
(PdL), Narduzzi (LN), Sasco (UDC) e Asquini (Misto); contrari
invece PD, SA e IdV-Cittadini. Relatore di maggioranza in Aula
sarà lo stesso Galasso, mentre Travanut (PD) lo sarà di
minoranza.
Nel dettaglio, con le modifiche volute ai quattro firmatari
all'articolo 1 - introduttivo degli articoli 63bis, 63ter e
63quater alla LR 5/2007 necessari per ampliare gli interventi
ammissibili nelle zone sottoposte a vincolo di inedificabilità,
salvo specifici divieti - si dà, tra l'altro, una prima risposta
alle richieste dell'opposizione quanto ai tempi della
transitorietà della nuova legge, ovvero è stato specificato che
le disposizioni valgono "comunque non oltre due anni dall'entrata
in vigore delle presenti disposizioni". Per il resto, sono state
inserite delle norme riferite ai Piani regolatori
particolareggiati comunali (PRPC).
Con l'articolo 2 (tra l'altro sopprime l'intervento sostitutivo
regionale in materia di rapporti annuali sullo stato del
territorio, ripristina le originarie previsioni di attività
edilizia libera, delega in via transitoria autorizzazioni in
materia paesaggistica), si è abrogato l'articolo 41 della 5/2007
che imponeva alle imprese la presentazione al Comune dei
certificati di regolarità contributiva in edilizia. Accolta anche
la richiesta dei consiglieri del PD Travanut, Moretton, Lupieri e
Brandolin con cui si prevede che negli immobili con più di tre
piani fuori terra devono essere progettati ascensori
raggiungibili con rampe prive di gradini. Previsto che
pertinenze, bussole, verande, depositi attrezzi, barbecue e
tettoie sino ai 20 metri quadri non concorrono al calcolo della
volumetria edificabile dell'area. Infine, si specificano meglio
le modalità per i rilasci delle autorizzazioni paesaggistiche da
parte dei Comuni.
Indenne l'articolo 3 (disposizioni particolari per i PRPC di
iniziativa pubblica), il 4 (PRPC di iniziativa privata) vede una
specifica al termine di esecuzione delle opere (non più di 10
anni a decorrere dalla data di stipulazione della convenzione,
emendamento di Roberto Marin del PdL), mentre i quattro
consiglieri firmatari il provvedimento hanno da ultimo introdotto
delle norme aventi per obiettivo il risparmio energetico tanto su
edifici già esistenti quanto su quelli nuovi.
Per Travanut, intervenuto prima del voto finale, ci sarà da
lavorare anche in Aula perché gli emendamenti di oggi non
modificano il testo nella sostanza e dunque il PD non può che
dirsi contrario. Giudizio positivo di Asquini e Sasco, che invece
vedono la norma migliorata e un primo passo a cui ne potranno
seguire altri.
(fine)