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IV Comm: approvata pdl urbanistica (3)

24.09.2008
17:48
(ACON) Trieste, 24 set - RC - Voto positivo di PdL, LN, UDC, Misto e Pensionati alla proposta di legge che modifica quanto previsto per urbanistica, edilizia e paesaggio a firma Galasso (PdL), Narduzzi (LN), Sasco (UDC) e Asquini (Misto); contrari invece PD, SA e IdV-Cittadini. Relatore di maggioranza in Aula sarà lo stesso Galasso, mentre Travanut (PD) lo sarà di minoranza.

Nel dettaglio, con le modifiche volute ai quattro firmatari all'articolo 1 - introduttivo degli articoli 63bis, 63ter e 63quater alla LR 5/2007 necessari per ampliare gli interventi ammissibili nelle zone sottoposte a vincolo di inedificabilità, salvo specifici divieti - si dà, tra l'altro, una prima risposta alle richieste dell'opposizione quanto ai tempi della transitorietà della nuova legge, ovvero è stato specificato che le disposizioni valgono "comunque non oltre due anni dall'entrata in vigore delle presenti disposizioni". Per il resto, sono state inserite delle norme riferite ai Piani regolatori particolareggiati comunali (PRPC).

Con l'articolo 2 (tra l'altro sopprime l'intervento sostitutivo regionale in materia di rapporti annuali sullo stato del territorio, ripristina le originarie previsioni di attività edilizia libera, delega in via transitoria autorizzazioni in materia paesaggistica), si è abrogato l'articolo 41 della 5/2007 che imponeva alle imprese la presentazione al Comune dei certificati di regolarità contributiva in edilizia. Accolta anche la richiesta dei consiglieri del PD Travanut, Moretton, Lupieri e Brandolin con cui si prevede che negli immobili con più di tre piani fuori terra devono essere progettati ascensori raggiungibili con rampe prive di gradini. Previsto che pertinenze, bussole, verande, depositi attrezzi, barbecue e tettoie sino ai 20 metri quadri non concorrono al calcolo della volumetria edificabile dell'area. Infine, si specificano meglio le modalità per i rilasci delle autorizzazioni paesaggistiche da parte dei Comuni.

Indenne l'articolo 3 (disposizioni particolari per i PRPC di iniziativa pubblica), il 4 (PRPC di iniziativa privata) vede una specifica al termine di esecuzione delle opere (non più di 10 anni a decorrere dalla data di stipulazione della convenzione, emendamento di Roberto Marin del PdL), mentre i quattro consiglieri firmatari il provvedimento hanno da ultimo introdotto delle norme aventi per obiettivo il risparmio energetico tanto su edifici già esistenti quanto su quelli nuovi.

Per Travanut, intervenuto prima del voto finale, ci sarà da lavorare anche in Aula perché gli emendamenti di oggi non modificano il testo nella sostanza e dunque il PD non può che dirsi contrario. Giudizio positivo di Asquini e Sasco, che invece vedono la norma migliorata e un primo passo a cui ne potranno seguire altri.

(fine)