CR: Istituto patrimonio culturale, relatore maggioranza (2)
(ACON) Trieste, 30 set - RC - Ha preso il via l'esame del
disegno di legge che in 11 articoli prevede l'Istituto regionale
per il patrimonio culturale. Si tratta di una norma che nasce
dalla riforma del Titolo V della Costituzione - ha spiegato il
relatore di maggioranza, Franco Baritrussio (PdL), ricordando che
già nel 2007 fu presentato in Consiglio regionale un
provvedimento analogo, ma decaduto causa la fine della
legislatura.
Il Centro regionale di catalogazione e restauro di Villa Manin,
per cui è prevista la trasformazione in autonomo Istituto per la
conservazione del patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia,
trova il giusto riconoscimento per il ruolo fin qui svolto.
Compito dell'Istituto sarà quello di assicurare il supporto
tecnico-scientifico ai soggetti che operano in questo settore;
inoltre ospiterà e gestirà la nuova Scuola regionale per il
restauro, la quale, una volta ottenuto l'accreditamento da parte
del Ministero, potrà svolgere il ruolo di formazione di figure
professionali abilitate agli intereventi sui beni culturali.
A questi compiti si uniscono quelli dell'esercizio delle funzioni
di competenza della Regione in materia di tutela dei beni
librari, di supporto tecnico-scientifico e di consulenza al
sistema bibliotecario e museale del Friuli Venezia Giulia, di
promozione dell'elaborazione di progetti regionali e
internazionali anche alla luce dei finanziamenti comunitari, di
diffusione informativa ai fini della conoscenza e della
valorizzazione dei beni culturali.
Rispetto al precedente ddl, tre le novità importanti: l'Istituto
potrà svolgere anche un ruolo internazionale; ci sarà una
semplificazione della struttura organizzativa che consentirà una
riduzione degli oneri; attraverso la scheda di analisi
economico-finanziaria, sarà possibile ottenere un esame costante
dei costi di gestione dell'Istituto.
(immagini tv)
(segue)