CR: legge urbanistica, relatore maggioranza (3)
(ACON) Trieste, 01 ott - ET - La relazione di maggioranza,
presentata dal capogruppo del PdL, Daniele Galasso - primo
firmatario della proposta di legge - spiega i motivi di questa
modifica delle legge urbanistica 5 del 2007 e i suoi contenuti.
Centralista, rigida e varata in modo frettoloso, queste le pecche
della legge regionale 5 del 2007. Indispensabile quindi, per far
uscire dalla paralisi la pianificazione locale dei Comuni dopo la
legge regionale n. 5 del 2007, secondo Galasso la norma in
discussione apre una finestra sul passato per evitare danni al
sistema economico e produttivo. Si tratta di integrare la
disciplina transitoria della V Parte della legge 5/2007,
prevedendo misure transitorie per risolvere problematiche
applicative.
Le disposizioni transitorie della LR 5/2007 (art. 63, comma 5)
impediscono, nelle more dell'adeguamento al PTR (strumento il cui
iter approvativo non è giunto a compimento), il pieno svolgimento
della funzione pianificatoria territoriale dei Comuni.
La norma presentata in Aula trova dunque applicazione nelle more
dell'entrata in vigore del Piano Territoriale Regionale (PTR) e
comunque entro il termine massimo di due anni. I Comuni, con
questo provvedimento, potranno approvare le proprie varianti in
forza della legge regionale sull'urbanistica 52/1991 godendo,
inoltre, di maggiore flessibilità per decidere autonomamente le
aree dove espandersi.
Questo recupero della legge regionale 52/1991 porterà anche
semplificazioni per i cittadini: diventeranno, infatti, attività
edilizia libera gli allacci alle utenze dei servizi pubblici
locali, la realizzazione di lapidi e targhe e la costruzione, in
deroga alla volumetria sino a 20 metri cubi, di piccoli locali
per custodire ad esempio attrezzi.
Secondo il relatore, tutto ciò serve a garantire un'effettiva
libertà ragionata di movimento alle amministrazioni locali,
eliminando precedenti coercizioni e permettendo loro di operare
con maggior chiarezza.
(segue)