CR: legge urbanistica, relatore minoranza (5)
(ACON) Trieste, 01 ott - DT - "Introdurre strumenti e
procedure della legge regionale del 1991 significa voler
imprimere una battuta d'arresto, vuol dire fare della
transitorietà l'impostazione di fondo di questa proposta di
legge. Equivale, in sintesi, a non avere un orizzonte ben
definito sull'effettiva programmazione urbanistica in regione".
Il commento è di Mauro Travanut, relatore di minoranza sul
provvedimento della maggioranza che riforma l'urbanistica in
Friuli Venezia Giulia.
"Il testo individua una scadenza temporale del regime transitorio
che non risponde alle esigenze di una riforma compiuta. Il
risultato è che non ci sarà coerenza rispetto alle logiche di
progettazione dei piani urbanistici, e non si riuscirà a limitare
il numero delle varianti che i Comuni potranno adottare. Ma
l'articolato nemmeno chiarisce quale sia la volontà politica sul
futuro del Piano territoriale regionale, il PTR, o se la
maggioranza pensi a un nuovo strumento di pianificazione
regionale diverso dal PTR stesso.
Il disegno politico di eliminare la legge regionale 5/2007
risulta pertanto perverso, perché quel provvedimento aveva
introdotto una serie di principi fondamentali già patrimonio
della cultura urbanistica e amministrativa di molte regioni (dal
Veneto alla Puglia). Certamente quella normativa poteva essere
ulteriormente perfezionata e trovare maggiore efficacia con
l'approvazione del PTR. Purtroppo, però, la maggioranza ha scelto
una strada diversa che non è quella maestra. Tutto questo, poi, è
in contrasto con il principio del decentramento di poteri e
funzioni alle istituzioni più prossime ai cittadini, e si affida
a una fastidiosa forma di recuperato centralismo regionale.
Infine, il progetto di riforma - noi diciamo invece di vera e
propria restaurazione - non intende avvalersi dei nuovi strumenti
di pianificazione territoriale soprattutto in fase di
progettazione di opere e infrastrutture di grande interesse
(terza corsia della A4, TAV). Opere il cui impatto andava
verificato e concordato con il territorio per garantirne le
ricadute positive e contenerne l'impatto ambientale".
Con le relazioni di maggioranza e opposizione, i lavori del
Consiglio si sono chiusi, riprenderanno alle 14.30.
(segue)