Inaugurata in Consiglio regionale mostra di Aldo Bressanutti
(ACON) Trieste, 01 ott - MPB - L'anima surreale e la poetica
intimista dell'artista Aldo Bressanutti, da oggi 1 ottobre fino
al 31 dicembre 2008, si offrono al pubblico nella bella mostra
allestita negli spazi espositivi del Consiglio regionale, nella
sede di piazza Oberdan 6, a Trieste.
All'inaugurazione dell'appuntamento con l'opera di Bressanutti -
una sessantina di oli - il presidente del Consiglio regionale
Edouard Ballaman ha sottolineato le doti di pittore e incisore di
questo artista impegnato in una continua ricerca del particolare,
di dettagli che rimandano a un mondo introverso, attraversato da
sottile ironia, affascinante per l'osservatore adulto e anche per
il bambino.
La mostra - ha detto ancora Ballaman - si inserisce nella
tradizione di iniziative che il Consiglio regionale ospita e
organizza per valorizzare e rendere omaggio alle personalità
artistiche del Friuli Venezia Giulia ed è un riconoscimento
doveroso all'opera dell'ottantacinquenne Bressanutti, latisanese
di nascita, monfalconese di adozione, legato a Trieste e molto
conosciuto anche nella Destra Tagliamento, voce solista nel
panorama artistico regionale.
Capace - ha detto di lui la critica d'arte Marianna Accerboni -
di coniugare l'indagine del reale e il sogno metafisico, di
essere introverso e solare al tempo stesso, di esprimere in modo
ludico, ironico e, appunto, surreale la tenerezza del ricordo.
Questa mostra antologica racconta infatti l'esperienza di
autodidatta di Bressanutti e offre un'ampia testimonianza
dell'intensa produzione pittorica dell'artista, a partire dai
primi anni settanta fino a oggi, documentata attraverso opere
realizzate prevalentemente a olio su tavola e su tela.
Due le sezioni in cui la rassegna, distribuita su due piani, si
articola. Una, intimista, è dedicata prevalentemente, ma non
solo, a interni ed esterni della città vecchia di Trieste, che in
parte non esistono più, e nella quale si susseguono alcune delle
sue famose stanze - inquadrature iperrealiste nelle quali
l'artista narra se stesso - in cui l'occhio del visitatore può
perdersi in un'infinità di dettagli che rimandano all'infanzia
poverissima del Maestro. L'altra sezione, invece, racconta il
Bressanutti surreale, dimensione meno nota ai più, e offre una
serie di monogrammi che rimandano a un lato ancora poco indagato
dell'artista.
I visitatori sono attesi, fino al 31 dicembre, da lunedì a
giovedì, dalle 9.30 alle 17.30 e il venerdì dalle 9.30 alle
13.00, con esclusione delle giornate dedicate ai lavori d'Aula,
ma anche nelle domeniche 12 ottobre e 23 novembre, con orario
dalle 9.30 alle 13.00. Delle opere esposte è disponibile un
piccolo catalogo.
(foto; immagini tv)