News


CR: legge urbanistica, dibattito generale (6)

01.10.2008
15:48
(ACON) Trieste, 01 ott - ET - Il primo ad intervenire nel dibattito generale sulla legge urbanistica, il consigliere del PD Sandro Della Mea, che ha lamentato il ritorno a una norma vecchia di quasi vent'anni - la legge 52/1991 - molto vincolante. Le previsioni di libera edilizia porteranno a un degrado del territorio; l'abitalibilità andrebbe vincolata alla consegna del DURC (documento unico regolarità contributiva) al termine dei lavori.

Per Luigi Ferone (Part.Pens) c'è un reale blocco urbanistico dei Comuni. Chi vuole investire e costruire ha diritto a risposte in tempi brevi, cosa impossibile dopo che è stata varata la legge 5/2007. Prevedere flessibilità ai progetti urbanistici è corretto, la portata delle modifiche urbanistiche dipende dagli amministratori.

Secondo il consigliere dell'IdV-Citt Alessandro Corazza si tratta di un indulto urbanistico che blocca un processo legislativo - quello intrapreso dalla legge 5 - danneggiando la società. Una proposta ponte dovrebbe avere portata limitata, invece si tratta un atto di deregulation. Unico risvolto positivo: una risposta ai bisogni dei portatori di handicap.

La direzione intrapresa è chiara ed è la semplicità. Secondo Roberto Asquini (Misto) la norma dà la possibilità ai privati di completare le proprie abitazioni, rilanciando l'economia. Si risolve anche il problema delle cause tra vicini per piccole costruzioni, ma resta ancora la necessità di produrre un regolamento unico regionale per l'edilizia abitativa.

La vera sfida è rinviata e la vera riforma urbanistica, che deve appena venire, sarà una riforma in senso liberale. Per Alessandro Colautti (PdL) la legge 5 ha portato a una crisi di dirigismo centralista. Ora c'è la necessità di una norma ponte per sbloccare il sistema e semplificare. Sul governo del territorio e sulla sussidiarietà ci si confronterà a tempo debito.

(segue)