Pens: Ferone, cinghiali nell'Isontino, serve piano Provincia
(ACON) Trieste, 02 ott - COM/DT - Sui danni provocati dai
cinghiali in provincia di Gorizia il consigliere regionale Luigi
Ferone è intervenuto reiteratamente, con interrogazioni e
sollecitazioni alla Giunta, per sollecitare un piano di
abbattimento di questi animali.
L'assessore alle Risorse agricole Claudio Violino, rispondendo
all'esponente del Partito Pensionati, ha posto in evidenza che la
legge regionale 14/2007, che disciplina l'applicazione delle
deroghe al regime generale di tutela della fauna, prevede la
possibilità per la Regione di adottare adeguati provvedimenti di
prelievo su proposta delle Province. L'assessore ha sottolineato
anche che l'unica proposta pervenuta è quella della provincia di
Pordenone.
Per quanto concerne invece l'Isontino (in realtà la presenza
problematica dei cinghiali è compresa nel distretto venatorio del
Collio e del Carso), i numeri dicono che ci sono 550 capi con un
incremento pari al 18 % rispetto al 2000.
L'assessore ha informato Ferone che nel 2007, per l'area i
questione, i distretti venatori hanno proposto un piano di
prelievo venatorio complessivo pari a 563 capi, cha rappresentano
un aumento del 71% rispetto al piano di prelievo autorizzato nel
2000. Nell'ultimo anno, sono stati abbattuti 400 cinghiali.
Il consigliere del Partito Pensionati si dichiara soddisfatto
della risposta dell'Esecutivo, ma ritiene che proprio in
relazione ai gravi problemi che i cinghiali pongono agli
agricoltori (ne sanno qualcosa Piedimonte, Piuma e Lucinico,
nonché la zona di Cormons) serva un più ampio e mirato piano di
abbattimento.
Ferone, infine, ha invitato l'amministrazione provinciale di
Gorizia, con un documento trasmesso al presidente Gherghetta, a
predisporre una richiesta di ampliamento del numero di cinghiali
da abbattere.