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IdV-Citt: Colussi, federalismo fiscale solo uno slogan

03.10.2008
12:02
(ACON) Trieste, 03 ott - COM/RC - "Date le premesse e il profilo federalista del centrodestra - scrive Piero Colussi di IdV-Cittadini - non possiamo attenderci sorprese riguardo la fiscalità di sviluppo concessa al Friuli Venezia Giulia e sbandierata come una conquista dal presidente Tondo e dai parlamentari Gottardo e Saro".

Le premesse di cui parla il consigliere regionale fanno riferimento alle divergenze all'interno della maggioranza di Governo tra federalisti e non, ma soprattutto - aggiunge lo stesso Colussi - "tra chi vorrebbe far partire la sfida federalista e chi non si rassegna al venir meno della spesa facile, degli sprechi, della finanza allegra e clientelare. Un esempio su tutti: il 78% del deficit sanitario è in capo a sole tre Regioni (Lazio, Campania e Sicilia). Per non parlare del fallimento del Comune di Catania e del contributo a fondo perduto di 140 milioni deciso dal Governo per tamponare una situazione di debito incredibile e inaccettabile di quel Comune, e dei 500 milioni già anticipati al Comune di Roma e gli ulteriori finanziamenti previsti dalla Bozza Calderoli. Ben altra risposta è stata data ai sindaci del Veneto che hanno manifestato a Roma rivendicando, in nome dell'autogoverno e del federalismo dei fatti, ai quali i ministri Tremonti e Calderoli hanno saputo dire solo che non c'è un euro".

"Attendiamo di leggere il testo del provvedimento che sarà licenziato oggi dal Consiglio dei ministri - afferma Colussi - ma se le anticipazioni corrispondessero al vero, dovremmo dire che ancora una volta sarà il Friuli Venezia Giulia a pagare il conto. Perché se da un lato il Governo ci riconoscerà il potere di utilizzare la leva fiscale per abbassare le tasse che pagano le imprese, dall'altro pare ci dica che a pagarne il costo dovranno essere i nostri cittadini. In altre parole, allo Stato la fiscalità di sviluppo non dovrà costare nemmeno un euro. Se questo è il federalismo promesso, non è certamente il federalismo da loro atteso e vorremmo essere smentiti quando temiamo che il federalismo fiscale sia, per il Governo, più uno slogan o una bandierina da esibire alle tifoserie interne alla maggioranza piuttosto che un progetto concreto, attuabile in tutte le sue parti".