Ballaman a convegno su pace democrazia e sviluppo (1)
(ACON) Lignano, 03 ott - MPB - Volontariato e organizzazioni
della società civile soggetti indispensabili per una Europa
garante dello stato di diritto, sempre più interculturale e
democratica, partecipata, socialmente coesa, capace di proporre
una identità europea in termini di cultura, storia e valori
comuni.
Il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman,
richiamandosi anche alla sua esperienza nella Commissione Affari
esteri della Camera dei deputati, di parlamentare OCSE
(l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea) e
di presidente dell'ASEM (Asian european meeting), si è soffermato
su questo aspetto al convegno che si è svolto a Lignano
Sabbiadoro nell'ambito della Conferenza internazionale CSVnet
(Centri Sviluppo Volontariato) su "Dialoghi d'Europa.
Italia-Balcani: volontari per la pace e lo sviluppo" con
rappresentanti provenienti anche da Slovenia, Croazia, Bosnia
Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Kosovo, Albania,
Romania, Moldovia, Turchia.
Proprio in merito all'estensione dell'Unione europea sino alla
Turchia, Ballaman ha espresso la propria posizione politica. "Pur
rispettando e apprezzando questo Paese, ritengo che dal punto di
vista geografico, storico, culturale, economico e religioso - ha
affermato - esso abbia poco a che fare con l'Europa e mi auguro
che decisioni circa la sua adesione siano ratificate attraverso
il voto dei cittadini".
"Altrimenti perché dire no anche altri Paesi, come per esempio il
Congo", ha aggiunto poi, richiamandosi all'intervento di Antonio
Palmisano, docente di antropologia politica all'università di
Trieste, il quale, pur esprimendo posizione diversa da Ballaman
in merito all'adesione alla Turchia, aveva dichiarato di
concordare con il presidente del Consiglio sul fatto che la
decisione venga presa dai cittadini e non dagli uffici. Di
Palmisano il riferimento al Congo che, ex colonia francese,
chiede di entrare nella Ue.
Ballaman ha quindi definito importante anche l'azione del
volontariato nei processi di pre-adesione dei Paesi all'UE, ma
anche di stabilizzazione e associazione, per la trasformazione di
questi Paesi in democrazie partecipative, e ha ricordato il ruolo
fin qui svolto dal Friuli Venezia Giulia, indicando in un rete di
attività regionali nell'Europa Sud-Orientale un fattore di
successo perché il volontariato possa arrivare al 2011, anno in
cui sarà celebrato in Europa, come una collaborazione tra Stati
già operativa.
(segue)