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Ballaman a convegno su pace democrazia e sviluppo (1)

03.10.2008
15:55
(ACON) Lignano, 03 ott - MPB - Volontariato e organizzazioni della società civile soggetti indispensabili per una Europa garante dello stato di diritto, sempre più interculturale e democratica, partecipata, socialmente coesa, capace di proporre una identità europea in termini di cultura, storia e valori comuni.

Il presidente del Consiglio regionale Edouard Ballaman, richiamandosi anche alla sua esperienza nella Commissione Affari esteri della Camera dei deputati, di parlamentare OCSE (l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione europea) e di presidente dell'ASEM (Asian european meeting), si è soffermato su questo aspetto al convegno che si è svolto a Lignano Sabbiadoro nell'ambito della Conferenza internazionale CSVnet (Centri Sviluppo Volontariato) su "Dialoghi d'Europa. Italia-Balcani: volontari per la pace e lo sviluppo" con rappresentanti provenienti anche da Slovenia, Croazia, Bosnia Erzegovina, Serbia, Montenegro, Macedonia, Kosovo, Albania, Romania, Moldovia, Turchia.

Proprio in merito all'estensione dell'Unione europea sino alla Turchia, Ballaman ha espresso la propria posizione politica. "Pur rispettando e apprezzando questo Paese, ritengo che dal punto di vista geografico, storico, culturale, economico e religioso - ha affermato - esso abbia poco a che fare con l'Europa e mi auguro che decisioni circa la sua adesione siano ratificate attraverso il voto dei cittadini".

"Altrimenti perché dire no anche altri Paesi, come per esempio il Congo", ha aggiunto poi, richiamandosi all'intervento di Antonio Palmisano, docente di antropologia politica all'università di Trieste, il quale, pur esprimendo posizione diversa da Ballaman in merito all'adesione alla Turchia, aveva dichiarato di concordare con il presidente del Consiglio sul fatto che la decisione venga presa dai cittadini e non dagli uffici. Di Palmisano il riferimento al Congo che, ex colonia francese, chiede di entrare nella Ue.

Ballaman ha quindi definito importante anche l'azione del volontariato nei processi di pre-adesione dei Paesi all'UE, ma anche di stabilizzazione e associazione, per la trasformazione di questi Paesi in democrazie partecipative, e ha ricordato il ruolo fin qui svolto dal Friuli Venezia Giulia, indicando in un rete di attività regionali nell'Europa Sud-Orientale un fattore di successo perché il volontariato possa arrivare al 2011, anno in cui sarà celebrato in Europa, come una collaborazione tra Stati già operativa.

(segue)