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UDC: Salvador, Mercurio e altre connessioni per la montagna

07.10.2008
17:15
(ACON) Trieste, 07 ott - COM/DT - "Quando l'UDC, nella scorsa legislatura, contestava le spese per il progetto Mercurio, non lo faceva perché era contraria all'accesso Internet nelle zone montane, bensì per il semplice fatto che altri soggetti più qualificati avrebbero realizzato - e soprattutto gestito - reti Internet satellitari con risultati uguali e perfino migliori, senza intaccare le finanze regionali".

Lo afferma, in una nota, il consigliere regionale dell'UDC e vicepresidente dell'Assemblea Maurizio Salvador a margine della discussione di alcuni ordini del giorno presentati in alcuni enti pubblici (Comunità montane e Comuni) amministrati dal centrosinistra, con i quali viene chiesto alla Regione di non procedere alla modifica societaria della Mercurio FVG.

"Sono d'accordo sul fatto che la rete realizzata nella zona montana da Mercurio non rimanga inutilizzata o non completata, afferma Salvador, ma devo anche ricordare che in questi giorni è stato avviato il servizio di connessione Internet Tooway, attraverso il satellite di Eutelsat, che consente l'accesso alla rete Internet subito in tutto il territorio nazionale.

E, da quanto si apprende, Tooway, non avendo bisogno di linea telefonica, è in grado, attraverso una semplice parabola, di fornire un segnale robusto e affidabile anche nelle zone di montagna, avendo alle spalle una grossa struttura di gestione e commercializzazione di cui il progetto Mercurio non dispone.

La spesa iniziale di circa 5 milioni di euro, impegnata dalla Giunta Illy per questa finalità e poi sensibilmente lievitata - ribadisce l'esponente centrista - si poteva dunque evitare, destinando tale somma ad altre politiche a favore dell'area montana. Invece, la politica mediatica dell'allora governatore Illy puntava esclusivamente all'ennesimo scoop multimediale in vista delle elezioni regionali di quest'anno, per dare risalto alla natura innovativa della Giunta di centrosinistra, anche a costo di impegnare ingenti somme del bilancio regionale per doppioni rispetto ad altre reti in corso di realizzazione da parte di soggetti istituzionalmente preposti a tali compiti.

La politica virtuale, conclude Salvador, come si nota anche dalle vicende finanziarie di questi giorni, rappresenta un percorso da non seguire perché ognuno deve fare il proprio mestiere, e l'ente pubblico non può di certo farsi carico spese che non gli competono, soprattutto quando altri soggetti pubblici o privati sono in grado di gestire servizi di migliore qualità".