PD: Menosso, senza quote rose donne sempre penalizzate
(ACON) Trieste, 08 ott - COM/ET - Difesa delle previsioni della
legge elettorale in materia di quote rosa: questo l'argomento di
una nota del consigliere del PD e vicepresidente del Consiglio
regionale Annamaria Menosso. Un appello rivolto soprattutto agli
assessori regionali donna, perché difendano un provvedimento che
dovrebbero salutare con favore, cogliendo l'occasione data loro
di dimostrare il proprio valore sul campo.
Dalla mattanza normativa della Giunta Tonto, sottolinea Menosso,
non vengono risparmiate neanche le disposizioni elettorali, in
quanto si vogliono cancellare importanti conquiste per il mondo
femminile quali le quote rosa. E' una posizione miope e
egoistica, ma comprensibile se si pensa che è perorata da uomini
politici che ne hanno fatto le spese. "Ciò che è sicuramente
incomprensibile è l'atteggiamento degli assessori donna, che di
questo provvedimento hanno beneficiato".
"Quella delle donne è una presenza indispensabile per una
politica che voglia guardare con equità ai problemi di tutti. La
legge elettorale non intende dare spazio a incompetenti, ma ha il
merito di aver permesso a un buon numero di donne di avvicinarsi
alla politica, entrare in contatto con un mondo che non fa sconti
a nessuno. Utile, se non doveroso, mettere in campo tutti gli
strumenti necessari per favorire questa presenza, specie nelle
istituzioni".
Annamaria Menosso mette in evidenza le difficoltà che le donne
hanno di conciliare lavoro e famiglia, la bassa posizione in
classifica della regione e dell'Italia in quanto a posizionamento
femminile nelle istituzioni e nei posti apicali in genere e la
necessità di dare un avvio costrittivo alla partecipazione alla
vita politica da parte delle donne. "Senza un inizio forte, come
dimostrato da altre Regioni e Paesi, le donne saranno costrette a
rimanere sempre al palo".