PdL: presentata pdl Corpo regionale di polizia locale
(ACON) Trieste, 09 ott - COM/MPB - Istituire il Corpo regionale
di polizia locale (CORPOL) per porre la sicurezza urbana tra le
condizioni primarie per la tranquillità della vita civile, così
come indicato nel programma.
I consiglieri regionali del PdL e componenti del Gruppo di
lavoro Polizia locale e politiche istituzionali, Antonio Pedicini
(referente), Paolo Ciani, Roberto Marin e Bruno Marini, hanno
elaborato, nel rispetto del programma presentato agli elettori,
la proposta di legge, firmata anche dal consigliere Roberto
Novelli, contente le "Disposizioni in materia di politiche di
sicurezza, istituzione e ordinamento del Corpo regionale della
polizia locale".
L'attuale ripartizione delle competenze legislative - spiegano in
una nota in cui illustrano i contenuti della proposta -
attribuisce allo Stato la potestà esclusiva nella materia
dell'ordine pubblico e sicurezza, a esclusione della polizia
amministrativa locale, di fatto ascrivendo
alla competenza delle Regioni la disciplina della polizia locale.
In base alla proposta, il Corpo regionale di polizia locale, che
servirà per incrementare i livelli di sicurezza urbana,
incorporerà le attuali polizie municipali dei diversi Comuni
senza creare alcun doppione.
L'organizzazione e il funzionamento del CORPOL sarà disciplinato
con un regolamento adottato dalla Giunta regionale d'intesa con
il Consiglio delle Autonomie e previo parere della competente
Commissione consiliare. Le funzioni di polizia locale saranno
esercitate dagli Enti (Comuni e Province) in forma autonoma o
associata che costituiranno le Unità del CORPOL in modo da
assicurare il controllo nell'ambito territoriale di riferimento.
Alla polizia locale verranno assegnati compiti di controllo del
territorio in autonomia e a supporto delle altre forze
dell'ordine. Sarà facilmente contattabile attraverso un numero
breve e nei Comuni di maggiori dimensioni verrà anche creata la
figura del poliziotto di quartiere.
Le Unità del CORPOL, oltre a vigilare sulla
normale osservanza delle leggi, avranno funzioni di polizia
amministrativa, polizia giudiziaria e funzioni di pubblica
sicurezza ai sensi della vigente normativa statale. Gli agenti
potranno operare anche in borghese.
Gli strumenti in dotazione al CORPOL saranno
caratterizzati da un bastone tattico estendibile (tipo tonfa), da
spray antiaggressione, manette e di un'arma d'ordinanza in
situazioni ben precise. L'arma di ordinanza sarà data in
dotazione nei servizi di pronto intervento, di pubblica sicurezza
e di polizia giudiziaria.
Al fine di consentire la realizzazione di progetti finalizzati a
migliorare la sicurezza urbana, la Regione concederà contributi
agli Enti locali per l'acquisizione delle attrezzature necessarie
per le Unità del CORPOL ed essi assegnate.
La Regione, in collaborazione con gli Enti locali, istituirà
l'Accademia regionale di polizia che si occuperà
dell'addestramento di base e organizzerà corsi di qualificazione
specialistica e di aggiornamento. Verrà, inoltre, istituito il
Comitato tecnico, organo di consulenza e proposta alla Giunta
regionale finalizzato alla realizzazione del coordinamento
complessivo delle funzioni regionali in materia di polizia
locale. Il Comitato tecnico resterà in carica sino alla fine di
ogni legislatura
regionale.
Nella proposta di legge è anche istituita la Festa del
Corpo regionale di polizia locale, che si celebrerà il 20 gennaio
in occasione del santo patrono, San Sebastiano.
"La riforma regionale - precisa il referente del gruppo Antonio
Pedicini - valorizzerà anche le professionalità e il ruolo della
polizia locale indirizzandola maggiormente verso il ruolo di
rassicurazione della comunità e di controllo della regolarità
dell'immigrazione e dei requisiti di residenza fissati dalla
norme europee. Questa proposta potrà integrare quella elaborata
dagli uffici dell'assessore Seganti".