IdV-Citt: mozione per referendum abrogativo lodo Alfano
(ACON) Trieste, 13 ott - COM/AB - Il gruppo consiliare
regionale Italia dei Valori-Cittadini ha presentato una mozione
affinché il Consiglio regionale si impegni a promuovere la
richiesta di referendum abrogativo della legge del 23 luglio
2008, denominata lodo Alfano, una legge, a detta dei consiglieri
del gruppo, "paragonabile a una sorta di scudo penale per le
quattro più alte cariche dello Stato: un provvedimento ingiusto,
ingiustificato e immorale".
La mozione è stata presentata nel corso di una conferenza stampa
alla presenza del capogruppo Piero Colussi, del vicecapogruppo
Alessandro Corazza, del consigliere Enio Agnola e del deputato
Carlo Monai.
"Il lodo Alfano - ha detto Colussi - è un'iniziativa senza
precedenti. Chi rappresenta un Paese non può dotarsi di
meccanismi di difesa personali. Il nostro gruppo consiliare
sostiene in maniera convinta la raccolta di firme avviata da
Italia dei Valori e questa mozione desideriamo venga portata
all'attenzione del Consiglio perché la Regione non può sottrarsi
alla discussione di questi argomenti".
Alessandro Corazza ha aggiunto che "è ormai consuetudine, con la
presenza dei governi di centrodestra, assistere all'approvazione
di leggi ad personam. Il lodo Alfano, al di là di ulteriori
valutazioni giuridico-scientifiche, fa sì che quattro persone
possano fare ciò che vogliono senza che vi sia la possibilità di
sottoporle a processo contro il principio, costituzionalmente
sancito, secondo il quale tutti i cittadini della Repubblica sono
uguali di fronte alla legge. Tante - ha concluso - sono le
ragioni di merito a sostegno della proposta di referendum
abrogativo del lodo Alfano: morali, costituzionali e politiche
che non è neppure il caso di svolgere, tanto sono note ed
evidenti. Ne vogliamo richiamare e sottolineare, però, quella di
chiara marca liberale, utile a smentire le strumentali accuse di
estremismo e di giustizialismo che pure sono state mosse. Il
costituzionalismo liberale e democratico moderno nasce proprio
per porre limiti al potere di chi comanda. Per arginare l'uso
arbitrario e dispotico del potere. Per porre fine agli
assolutismi. Come non vedere, in questo caso, che l'estremismo
sta esattamente dalla parte opposta?"
Carlo Monai ha riportato alcuni dati significati riguardo alla
raccolta di firme partita in tutta Italia sabato scorso:
"Nonostante ultimamente si sia assistito a una disaffezione da
parte dei cittadini dell'istituto referendario, il lodo Alfano
smuove le coscienze in modo trasversale. Non solo la
partecipazione è stata massiccia, ma ai banchetti si sono
presentati a firmare anche elettori del Popolo della Libertà e
della Lega. Sabato e domenica, in Friuli Venezia Giulia, sono
state raccolte 5400 firme. In tutta Italia 250 mila, praticamente
metà di quelle richieste per indire il referendum".