II Comm: ddl commercio, concluso dibattito generale (3)
(ACON) Trieste, 15 ott - DT - Correggere il numero di deroghe
complessive per l'apertura nei giorni festivi, e dare una riposta
alle zone di confine. E' la posizione del capogruppo PdL Daniele
Galasso, che ha snocciolato numeri importanti. Il gettito Irpef
per il 2009 dovrebbe attestarsi su un incremento del 4,5%
rispetto al 2008, ma le proiezioni di entrate dall'Iva (e ogni
100 euro spesi fuori dai confini del Friuli Venezia Giulia
determinano 18 euro in meno in cassa) segnano un allarmante
+1,5%. Una brusca frenata che preoccupa dato che l'Iva
costituisce più di un quarto delle entrate complessive della
Regione mentre i costi dell'Ente salgono, con la sanità ormai al
+5% rispetto all'anno passato. Pertanto, prudenza nel
contenimento dell'iniziativa d'impresa, qualsiasi provvedimento
che vada a intaccare le entrate fiscali regionali è da trattare
coi guanti. E le osservazioni su Trieste non sono peregrine,
qualche correttivo va introdotto.
Per Giorgio Venier Romano (UDC) le domeniche aperte devono essere
20, con l'eccezione dei veri Comuni turistici nell'altrettanto
vera stagione turistica. Perché, ha spiegato, bisogna tenere
conto del valore che la famiglia ha nella nostra società. I
centri commerciali poli d'aggregazione? Dovremmo indirizzare i
nostri concittadini a fare sport, cultura, attività che fanno
crescere, piuttosto. Al limite, limiamo gli orari per venire
incontro a chi gli acquisti li fa, non cediamo sui festivi. Di
centri commerciali ne abbiamo lasciati costruire troppi, di qui
la precarietà, mentre i veri centri commerciali sono i nostri
paesi, o il cuore di ogni città. Abbiamo stravolto abitudini e
territorio costruendo città finte. E i costi per tenere sempre
aperto si sono rovesciati sui prezzi.
Infine, a chiudere il dibattito generale, Maurizio Franz. Per la
LN 20 domeniche aperte sono sufficienti, ha ripetuto, così come
hanno anche indicato i sindacati, ma siamo disposti a ragionare
sul ddl della Giunta. La deregulation delle legge Bertossi ha
creato enormi problemi ai lavoratori, mentre è la famiglia il
pilastro della nostra società. E questa è la prima
argomentazione, prima ancora di ogni ragionamento economico. In
più, ha ricordato, i risultati sono stati nulli: nessun aumento
di fatturato per le aziende, nessuna calmierazione dei prezzi,
tanto precariato e un preoccupante calo occupazionale. Quanto ai
flussi di compratori stranieri che si potrebbero perdere, il
Friuli Venezia Giulia, la domenica, non viene regolarmente invaso
né da austriaci né da sloveni o croati.
La Commissione prosegue i lavori con l'esame dell'articolato.
(segue)