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Pens: Ferone alla Giunta, più attenzione per piccoli comuni

15.10.2008
19:47
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - Il consigliere regionale del Partito Pensionati Luigi Ferone ha inviato al presidente della Regione un documento in cui chiede maggiore attenzione per i piccoli e piccolissimi centri del Friuli Venezia Giulia.

"Si prenda atto - sostiene Ferone - della drammatica situazione in cui si trovano decine di piccoli e piccolissimi comuni che stanno subendo una costante diminuzione di popolazione e che vivono momenti particolarmente difficili anche a causa dell'impoverimento della loro economia, causa non ultima del trasferimento di tanti cittadini. La desertificazione dei piccoli centri ha una ripercussione pesantemente negativa per la qualità della vita degli abitanti, soprattutto della popolazione anziana che costituisce, in tanti casi, la maggioranza dei residenti.

"In tantissimi piccoli comuni chiudono gli uffici postali, o sono aperti a singhiozzo, si riducono sempre più, sino a scomparire, le opportunità di lavoro, le osterie, i piccoli bar e le trattorie una dopo l'altra stanno chiudendo, vittime dell'eccessiva tassazione e dello scarso guadagno - aggiunge Ferone - facendo scomparire non solo attività commerciali, ma anche punti di ritrovo e di socializzazione per tante persone che trovano nell'osteria del paese o nel bar un momento di aggregazione, a cui si devono aggiungere poi le difficoltà di acquisto dei farmaci e dell'accesso alle cure mediche.

"A questo va aggiunta la chiusura dei negozi di generi alimentari e ora vi è il pericolo che anche le scuole di questi piccoli centri chiudano e i pochi scolari dovrebbero sottoporsi a un pendolarismo esasperato, che metterebbe a dura prova la loro resistenza fisica e psichica e le capacità organizzative ed economiche delle famiglie. La situazione, che riguarda decine di migliaia di cittadini del Friuli Venezia Giulia, è gravissima - sottolinea Ferone - soprattutto nelle località montante che vivono il problema delle difficoltà di comunicazione e quindi anche di approvvigionamento nei centri più vicini e più grandi. Decine e decine di paesini rischiano di scomparire, e chi vi abita vede il peggioramento giorno dopo giorno delle condizioni di vita, nel senso più ampio del termine. "Una situazione che deve necessariamente richiedere un intervento immediato della Giunta regionale, con un forte impegno economico a favore di tutte le attività commerciali presenti in questi piccoli centri, soprattutto montani, e garantire la presenza di scuole, perché altrimenti si agevola la dispersione scolastica e non si rispetta appieno il diritto reale allo studio per tutti i cittadini. La crisi dei piccoli comuni deve essere considerata una delle emergenze della nostra regione - conclude Ferone - forse la più importante e la più grave, proprio perché non fa notizia, nessuno ne parla, ben pochi se ne preoccupano".