Pens: Ferone alla Giunta, più attenzione per piccoli comuni
(ACON) Trieste, 15 ott - COM/AB - Il consigliere regionale del
Partito Pensionati Luigi Ferone ha inviato al presidente della
Regione un documento in cui chiede maggiore attenzione per i
piccoli e piccolissimi centri del Friuli Venezia Giulia.
"Si prenda atto - sostiene Ferone - della drammatica situazione
in cui si trovano decine di piccoli e piccolissimi comuni che
stanno subendo una costante diminuzione di popolazione e che
vivono momenti particolarmente difficili anche a causa
dell'impoverimento della loro economia, causa non ultima del
trasferimento di tanti cittadini. La desertificazione dei piccoli
centri ha una ripercussione pesantemente negativa per la qualità
della vita degli abitanti, soprattutto della popolazione anziana
che costituisce, in tanti casi, la maggioranza dei residenti.
"In tantissimi piccoli comuni chiudono gli uffici postali, o sono
aperti a singhiozzo, si riducono sempre più, sino a scomparire,
le opportunità di lavoro, le osterie, i piccoli bar e le
trattorie una dopo l'altra stanno chiudendo, vittime
dell'eccessiva tassazione e dello scarso guadagno - aggiunge
Ferone - facendo scomparire non solo attività commerciali, ma
anche punti di ritrovo e di socializzazione per tante persone che
trovano nell'osteria del paese o nel bar un momento di
aggregazione, a cui si devono aggiungere poi le difficoltà di
acquisto dei farmaci e dell'accesso alle cure mediche.
"A questo va aggiunta la chiusura dei negozi di generi alimentari
e ora vi è il pericolo che anche le scuole di questi piccoli
centri chiudano e i pochi scolari dovrebbero sottoporsi a un
pendolarismo esasperato, che metterebbe a dura prova la loro
resistenza fisica e psichica e le capacità organizzative ed
economiche delle famiglie. La situazione, che riguarda decine di
migliaia di cittadini del Friuli Venezia Giulia, è gravissima -
sottolinea Ferone - soprattutto nelle località montante che
vivono il problema delle difficoltà di comunicazione e quindi
anche di approvvigionamento nei centri più vicini e più grandi.
Decine e decine di paesini rischiano di scomparire, e chi vi
abita vede il peggioramento giorno dopo giorno delle condizioni
di vita, nel senso più ampio del termine.
"Una situazione che deve necessariamente richiedere un intervento
immediato della Giunta regionale, con un forte impegno economico
a favore di tutte le attività commerciali presenti in questi
piccoli centri, soprattutto montani, e garantire la presenza di
scuole, perché altrimenti si agevola la dispersione scolastica e
non si rispetta appieno il diritto reale allo studio per tutti i
cittadini. La crisi dei piccoli comuni deve essere considerata
una delle emergenze della nostra regione - conclude Ferone -
forse la più importante e la più grave, proprio perché non fa
notizia, nessuno ne parla, ben pochi se ne preoccupano".