LN: Razzini, su commercio tenuto fede a programma elettorale
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/DT - "Se la Lega Nord, ieri, in II
Commissione si fosse impuntata sulla propria proposta di legge
(che prevede 20 aperture domenicali), sarebbe saltata tutta la
riforma del commercio". La nota è di Federico Razzini,
consigliere regionale della LN.
"Tutto, prosegue, a causa del comportamento di alcuni consiglieri
triestini e isontini del PdL che sembrano non tenere conto del
programma elettorale di Renzo Tondo e della volontà, degli
interessi di migliaia di commercianti di questa regione, al punto
da votare praticamente assieme al centrosinistra.
"Purtroppo, gli esponenti del PdL a volte paiono fuori controllo,
ognuno per i fatti suoi. Non parlo del presidente Tondo e degli
assessori, ma di gruppetti di consiglieri che di volta in volta
evidentemente agiscono come se non facessero parte di un gruppo,
di un partito, di una coalizione, dimenticandosi di quanto
sottoscritto con i cittadini del Friuli Venerai Giulia.
"Come si fa - precisa Razzini - a chiedere una mediazione a noi,
che partiamo da un testo di 20 domeniche, contro le 29 della
Giunta e avere la sfrontatezza di chiederne 39? Sarebbe quasi
come tenere viva la precedente legge Bertossi che consentiva 52
domeniche ai grandi e massacrava i piccoli negozi.
Ma grazie al buon lavoro e alla pazienza del presidente di
Commissione Maurizio Franz, conclude Razzini, abbiamo messo da
parte le nostre ragioni per rispetto nei confronti dell'assessore
alle Attività produttive Luca Ciriani, e per non compromettere il
buon lavoro fatto sin qui, ma in Aula non tollereremo che
interessi particolari di pochi compromettano l'efficacia di una
riforma così importante e voluta da tutti: sindacati,
imprenditori, e dipendenti del commercio anche della provincia di
Gorizia e Trieste".