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LN: Razzini, su commercio tenuto fede a programma elettorale

16.10.2008
12:23
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/DT - "Se la Lega Nord, ieri, in II Commissione si fosse impuntata sulla propria proposta di legge (che prevede 20 aperture domenicali), sarebbe saltata tutta la riforma del commercio". La nota è di Federico Razzini, consigliere regionale della LN.

"Tutto, prosegue, a causa del comportamento di alcuni consiglieri triestini e isontini del PdL che sembrano non tenere conto del programma elettorale di Renzo Tondo e della volontà, degli interessi di migliaia di commercianti di questa regione, al punto da votare praticamente assieme al centrosinistra.

"Purtroppo, gli esponenti del PdL a volte paiono fuori controllo, ognuno per i fatti suoi. Non parlo del presidente Tondo e degli assessori, ma di gruppetti di consiglieri che di volta in volta evidentemente agiscono come se non facessero parte di un gruppo, di un partito, di una coalizione, dimenticandosi di quanto sottoscritto con i cittadini del Friuli Venerai Giulia.

"Come si fa - precisa Razzini - a chiedere una mediazione a noi, che partiamo da un testo di 20 domeniche, contro le 29 della Giunta e avere la sfrontatezza di chiederne 39? Sarebbe quasi come tenere viva la precedente legge Bertossi che consentiva 52 domeniche ai grandi e massacrava i piccoli negozi.

Ma grazie al buon lavoro e alla pazienza del presidente di Commissione Maurizio Franz, conclude Razzini, abbiamo messo da parte le nostre ragioni per rispetto nei confronti dell'assessore alle Attività produttive Luca Ciriani, e per non compromettere il buon lavoro fatto sin qui, ma in Aula non tollereremo che interessi particolari di pochi compromettano l'efficacia di una riforma così importante e voluta da tutti: sindacati, imprenditori, e dipendenti del commercio anche della provincia di Gorizia e Trieste".