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PD: Tesini, urgente intervenire per credito alle imprese

16.10.2008
13:23
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/MPB - "Il vertice, opportunamente promosso dalla Regione, per affrontare la stretta al credito alle imprese deve portare a decisioni immediate e a misure efficaci per arginare l'emergenza precipitata in queste settimane".

Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere del Partito Democratico Alessandro Tesini sottolineando che "in questi casi l'allarmismo è sempre da evitare, ma lo è altrettanto un ottimismo mai come ora ingiustificato e fuorviante".

"Si è - prosegue - subito rivelata illusoria l'idea che la crisi internazionale dei mercati finanziari non avrebbe colpito anche l'economia e i risparmiatori europei e italiani. Altrettanto sbagliata si è dimostrata la previsione che la crisi potesse limitarsi alle dimensioni congiunturale e solo finanziarie, senza toccare i consumi delle famiglie, la finanza pubblica e l'economia reale. Così non è. Inevitabilmente questo accentua i limiti strutturali del sistema Paese: carenza di infrastrutture, dipendenza nelle materie prime e nell'energia, inefficienza della pubblica amministrazione e pletoricità della burocrazia, disfunzioni e scarsa competitività del mercato del lavoro, bassi livelli nella ricerca e nell'innovazione, sottocapitalizzazione delle imprese che faticano a riconvertirsi dai settori maturi verso quelli innovativi e competitivi nei mercati internazionali.

"Dopo un trend moderatamente positivo per le imprese del Friuli Venezia Giulia, soprattutto grazie al traino delle esportazioni, questo pesante scenario cade come una scure e colpisce particolarmente la rete delle piccole e medie imprese, finalmente avviate alla riorganizzazione, al consolidamento, al rafforzamento nelle funzioni strategiche e alla ricerca di nuovi mercati.

"Se ora questo processo si dovesse interrompere, gli effetti sarebbero molto gravi a partire dai settori da tempo maturi per toccare, però, anche quelli più avanzati. La situazione va affrontata con attenzione all'emergenza e alla prospettiva a breve-medio termine.

"Il credito è da sempre una leva strategica per le imprese e lo è in particolare per quelle piccole e medie che non trovano al proprio interno le risorse necessarie e delle quali hanno bisogno non solo per la sopravivenza ma anche per la crescita e lo sviluppo. Gli aspetti da considerare sono tre: le garanzie, il circolante, il consolidamento e la ricapitalizzazione, quest'ultima condizione indispensabile per il miglioramento nel rating e l'acquisizione di una sostanziale autonomia finanziaria.

"Per le garanzie la Regione dovrà impegnare i Confidi/Congafi, ovviamente pensando alla soluzione dei problemi delle imprese e non a utilizzare l'emergenza per eludere l'adeguamento di questi ultimi alle nuove normative del settore. Al credito penserà il sistema bancario, oggi paralizzato per gli effetti della crisi, garantito dal maggiore e più forte intervento dei Confidi/Congafi. Una maggiore operatività di Mediocredito può favorire elementi di competitività, regolazione e calmierazione dei tassi. Il consolidamento e la ricapitalizzazione sono obiettivi a medio che il credito agevolato può facilitare e che dipendono dalle condizioni e dalle strategie delle singole imprese.

"A quest'ultimo riguardo la funzione tradizionale di Friulia, aggiornata e potenziata, può essere prezioso sostegno. Le dimensioni dell'intervento finanziario ipotizzato in 20 milioni di euro sono tali da mobilitarne 200, forse sufficienti ad avviare una strategia per aggredire la crisi, ma sicuramente non per estenderla alle tante situazioni di difficoltà che giorno dopo giorno stanno esplodendo".