PD: Tesini, urgente intervenire per credito alle imprese
(ACON) Trieste, 16 ott - COM/MPB - "Il vertice, opportunamente
promosso dalla Regione, per affrontare la stretta al credito alle
imprese deve portare a decisioni immediate e a misure efficaci
per arginare l'emergenza precipitata in queste settimane".
Ad affermarlo, in una nota, è il consigliere del Partito
Democratico Alessandro Tesini sottolineando che "in questi casi
l'allarmismo è sempre da evitare, ma lo è altrettanto un
ottimismo mai come ora ingiustificato e fuorviante".
"Si è - prosegue - subito rivelata illusoria l'idea che la crisi
internazionale dei mercati finanziari non avrebbe colpito anche
l'economia e i risparmiatori europei e italiani. Altrettanto
sbagliata si è dimostrata la previsione che la crisi potesse
limitarsi alle dimensioni congiunturale e solo finanziarie, senza
toccare i consumi delle famiglie, la finanza pubblica e
l'economia reale.
Così non è. Inevitabilmente questo accentua i limiti strutturali
del sistema Paese: carenza di infrastrutture, dipendenza nelle
materie prime e nell'energia, inefficienza della pubblica
amministrazione e pletoricità della burocrazia, disfunzioni e
scarsa competitività del mercato del lavoro, bassi livelli nella
ricerca e nell'innovazione, sottocapitalizzazione delle imprese
che faticano a riconvertirsi dai settori maturi verso quelli
innovativi e competitivi nei mercati internazionali.
"Dopo un trend moderatamente positivo per le imprese del Friuli
Venezia Giulia, soprattutto grazie al traino delle esportazioni,
questo pesante scenario cade come una scure e colpisce
particolarmente la rete delle piccole e medie imprese, finalmente
avviate alla riorganizzazione, al consolidamento, al
rafforzamento nelle funzioni strategiche e alla ricerca di nuovi
mercati.
"Se ora questo processo si dovesse interrompere, gli effetti
sarebbero molto gravi a partire dai settori da tempo maturi per
toccare, però, anche quelli più avanzati. La situazione va
affrontata con attenzione all'emergenza e alla prospettiva a
breve-medio termine.
"Il credito è da sempre una leva strategica per le imprese e lo è
in particolare per quelle piccole e medie che non trovano al
proprio interno le risorse necessarie e delle quali hanno bisogno
non solo per la sopravivenza ma anche per la crescita e lo
sviluppo. Gli aspetti da considerare sono tre: le garanzie, il
circolante, il consolidamento e la ricapitalizzazione,
quest'ultima condizione indispensabile per il miglioramento nel
rating e l'acquisizione di una sostanziale autonomia finanziaria.
"Per le garanzie la Regione dovrà impegnare i Confidi/Congafi,
ovviamente pensando alla soluzione dei problemi delle imprese e
non a utilizzare l'emergenza per eludere l'adeguamento di questi
ultimi alle nuove normative del settore. Al credito penserà il
sistema bancario, oggi paralizzato per gli effetti della crisi,
garantito dal maggiore e più forte intervento dei
Confidi/Congafi. Una maggiore operatività di Mediocredito può
favorire elementi di competitività, regolazione e calmierazione
dei tassi. Il consolidamento e la ricapitalizzazione sono
obiettivi a medio che il credito agevolato può facilitare e che
dipendono dalle condizioni e dalle strategie delle singole
imprese.
"A quest'ultimo riguardo la funzione tradizionale di Friulia,
aggiornata e potenziata, può essere prezioso sostegno. Le
dimensioni dell'intervento finanziario ipotizzato in 20 milioni
di euro sono tali da mobilitarne 200, forse sufficienti ad
avviare una strategia per aggredire la crisi, ma sicuramente non
per estenderla alle tante situazioni di difficoltà che giorno
dopo giorno stanno esplodendo".