News


PD:Gabrovec, grave riduzione collegamenti ferroviari con l'estero

20.10.2008
17:00
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/MPB - Con una interpellanza al presidente della Regione, i consiglieri regionali del Partito Democratico Igor Gabrovec, Franco Brussa, Franco Iacop, Sergio Lupieri, Enzo Marsilio, Paolo Menis, Gianfranco Moretton e Daniele Gerolin vogliono sapere quali iniziative urgenti la Giunta regionale intenda mettere in atto per scongiurare il ridimensionamento dei collegamenti con l'estero che passano attraverso il territorio regionale. Chiedono, inoltre, se non si intenda intervenire in tutte le sedi opportune per garantire al Friuli Venezia Giulia un ruolo centrale rispetto alle reti di collegamento ferroviario europee.

Nell'interpellanza i consiglieri del PD si rifanno all'intenzione di Trenitatalia di ridimensionare, in concomitanza con il cambio d'orario di dicembre, i collegamenti diurni Venezia-Udine-Vienna e notturni Venezia-Udine-Praga e ricordano anche la limitazione a Domodossola dell'unico collegamento internazionale rimasto a Trieste (dopo la soppressione, avvenuta lo scorso 1° Aprile, del "Casanova" Venezia-Villa Opicina-Lubiana, contravvenendo a precisi accordi internazionali) e cioè quella assicurata dal "Cisalpino" per Zurigo.

Ciò evidenzia che mentre Venezia diventa capolinea del traffico a lunga percorrenza, il Nord-Est viene relegato al solo servizio locale.

Tutto questo - precisano - senza minimamente affrontare le nuove esigenze di mobilità transfrontaliera attraverso i transiti di Tarvisio, Gorizia e Villa Opicina (non ancora denominata Trieste Opicina dopo tre anni dalla richiesta).

Una strategia - sottolineano - che penalizza pesantemente la nostra regione, già applicata con la creazione della rete Eurostar e confermata dal piano di Trenitalia che classifica le linee Venezia-Udine e Venezia-Trieste, senza la prosecuzione attraverso i confini ora aperti di Tarvisio e Villa Opicina, come "servizio universale definito da domanda della pubblica amministrazione", mentre intende sviluppare il servizio a "mercato" verso l'estero esclusivamente sulla linea Milano-Chiasso.

Ciò la dice lunga - concludono - rispetto a una politica commerciale di ridimensionamento e non di sviluppo, in contrasto con l'affermata esigenza di un forte avanzamento nel completamento di una rete di interconnessione europea.