PD: Gabrovec, la Regione garantisca la lingua slovena
(ACON) Trieste, 22 ott - COM/RC - La scuola statale con lingua
di insegnamento slovena comprende, nelle province di Trieste e
Gorizia, scuole di ogni ordine e grado dislocate nelle due città
e nel circondario, mentre nella provincia di Udine esiste un solo
istituto, ovvero la Direzione didattica con insegnamento bilingue
sloveno-italiano a San Pietro al Natisone. Complessivamente, gli
alunni che si avvalgono dell'opportunità dell'istruzione in
lingua slovena in Friuli Venezia Giulia nell'anno scolastico in
corso sono oltre 3.700. Dal punto di vista giuridico, in Italia
le scuole con tale insegnamento sono regolate sia dalla normativa
nazionale sia da accordi internazionali.
A differenza delle scuole delle Province di Trento e Bolzano e
della Valle d'Aosta, il Friuli Venezia Giulia non esercita alcuna
competenza di rilievo nel campo della scuola statale, per cui le
scuole con lingua di insegnamento slovena fanno riferimento quasi
esclusivamente alla normativa nazionale.
Fatte le dovute premesse, il consigliere regionale del PD Igor
Gabrovec sostiene che il provvedimento nazionale ha bisogno di
modifiche se si vuole evitare un generale scadimento dell'offerta
formativa riservata alla minoranza linguistica slovena. Inoltre,
l'esponente della Slovenska skupnost sottolinea che non vi è
alcun cenno alle minoranze linguistiche nel "Piano programmatico
di interventi volti alla razionalizzazione dell'utilizzo delle
risorse umane e strumentali del sistema scolastico", sottoposto
al parere del Parlamento.
Considerato che entro il 30 novembre prossimo la Regione sarà
chiamata a predisporre i Piani di dimensionamento della rete
scolastica, pena la nomina di un Commissario ad acta con oneri a
carico della Regione stessa, Gabrovec interpella la Giunta per
sapere se sia consapevole dei gravi danni alla comunità slovena e
delle possibili implicazioni, anche a carattere internazionale,
che deriverebbero dall'applicazione delle nuove norme nazionali,
allo stato attuale destinate a decimare la rete scolastica in
lingua slovena.
Egli chiede poi quali iniziative l'Esecutivo regionale intenda
assumere nei confronti del Governo per garantire il livello
attuale della rete scolastica in lingua slovena, da considerarsi
già al minimo storico e al di sotto delle garanzie previste dai
trattati internazionali.