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PD: Lupieri, riforma commercio, Trieste non è stata difesa

24.10.2008
16:43
(ACON) Trieste, 24 ott - COM/DT - "Prendo atto che i consiglieri regionali triestini del PdL non sono stati in grado di convincere la loro maggioranza sull'estrema necessità che Trieste mantenga la qualifica di zona turistica". E' il commento sulla riforma del commercio (che la prossima settimana approderà in Aula) di Sergio Lupieri.

Per il consigliere regionale del PD "i colleghi triestini del centrodestra non sono neanche stati in grado di inserire una deroga sulle aperture domenicali per Trieste. Una proposta che non è seria e rispettosa delle varie situazioni ed esigenze territoriali, che non tiene conto della particolarità geografica di Trieste e Gorizia, che danneggerà i lavoratori (con la perdita di centinaia di posti di lavoro) e le associazioni di categoria (che rischiano di perdere quel 25% di attività commerciale che si svolge nei giorni festivi, attingendo magari a nuove risorse umane con speciali contratti weekend). Ma a essere danneggiati, prosegue Lupieri, saranno anche i cittadini, che hanno espresso chiaramente la volontà di avere negozi aperti di domenica.

Trieste, ricorda, è divenuta città turistica nel 1996, quando era assessore regionale al Commercio e turismo Cristiano Degano. Quella era la Giunta di Sergio Cecotti nella quale, oltre al presidente, sedevano numerosi componenti della Lega Nord. Pertanto, appare quanto mai politicamente sorprendente che lo stesso Carroccio ora proponga soluzioni diametralmente opposte, chiedendo l'esclusione del capoluogo giuliano dalle località di interesse turistico.

Eppure le motivazioni che portarono quella volta a simili scelte restano assolutamente attuali: Trieste è realmente città turistica, questa è la sua vocazione. Ed è per questo motivo che deve disporre di una rete commerciale adeguata che induca alla visita della città e all'attività congressuale. I negozi della vicina Slovenia, aperti la domenica, diventeranno così - conclude Lupieri - meta degli acquirenti triestini o goriziani che perfezioneranno la gita con un pieno di benzina, oltre che con la spesa della settimana".