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PD: Moretton, aiutare famiglie e persone in difficoltà

27.10.2008
09:55
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/AB - Le istituzioni hanno il dovere di dotarsi di strumenti legislativi per aiutare le famiglie e le persone in difficoltà.

Lo afferma il capogruppo del PD in Consiglio regionale Gianfranco Moretton che aggiunge: Chiedere ai ricchi di dare ai poveri come vorrebbe fare il presidente Tondo è un modo populistico per eludere un problema sociale che, in questi tempi di difficoltà economica, sta sempre più dilagando. Crediamo, invece, che la gente della nostra regione, da sempre laboriosa e orgogliosa della propria dignità, si aspetti dai loro governanti leggi che aiutino a superare l'attuale congiuntura economica non positiva.

Il PD è fortemente preoccupato di come il governo regionale di centro destra affronti con evidente superficialità e pressappochismo il grande e tema del welfare. E ancor di più rimaniamo stupefatti nel costatare che Tondo, nonostante fosse già operativa la legge regionale sul reddito di base e di cittadinanza, abbia ceduto al ricatto politico della Lega, accondiscendendo alla cancellazione di un provvedimento che avrebbe aiutato le persone in difficoltà.

Che dire, inoltre, della legge sulla carta famiglia, fortunatamente ancora vigente, ma non attivata, che prevede interventi a favore delle famiglie proprio per risolvere i problemi a cui Tondo ha, con giusta preoccupazione, fatto riferimento?

Il PD chiede con forza a Tondo e alla sua maggioranza che approvi con urgenza i regolamenti della legge sulla famiglia perché si possa dare serenità alle famiglie, fornendo loro la certezza di avere istituzioni amiche e in grado di affrontare la crisi economica e il disagio sociale, con competenza e serietà.

Stupisce che Tondo, figura istituzionale della regione, voglia mettere le vesti di Robin Hood. La leggenda la conosciamo tutti, ma la realtà di questo momento non ci permette di sognare e tanto meno di raccontarci favole, per cui il presidente della Regione si prenda la responsabilità di fornire assistenza nelle forme istituzionali che gli competono per le famiglie disagiate.