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IdV-Citt: Colussi, nel commercio agevolare i piccoli Comuni

27.10.2008
17:46
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/MPB - Quello del commercio è un settore in continuo movimento, non solo perché le leggi e i regolamenti di riferimento sono tutti in fase di revisione o di elaborazione ai diversi livelli di competenza territoriale, ma soprattutto perché il processo di crescita della grande distribuzione lo ha sicuramente animato, con le conseguenze che tutti sappiamo: revisione delle giornate di chiusura-apertura, soffocamento del commercio al dettaglio e così via.

Il dettaglio tradizionale deve assolutamente cercare di riorganizzarsi se vuole tenere il passo con le esigenze che il mercato dei consumatori sollecita.

E' quanto si legge in una nota del gruppo Italia dei Valori-Cittadini nella quale il capogruppo in Consiglio regionale Piero Colussi spiega che "è importante promuovere il processo della riorganizzazione e anche dell'evoluzione di alcuni settori merceologici perché, se questi processi si realizzano, la convivenza auspicata tra dettaglio tradizionale e grande distribuzione organizzata può portare a integrazioni positive per soddisfare le esigenze dei consumatori. Per far questo è necessario che il piccolo commerciante e gli esercizi di vendita di vicinato, fondamentali per la salvaguardia della qualità della vita e delle necessità primarie dei cittadini di un paese, vengano salvaguardati.

Per questo - annuncia Colussi - il nostro gruppo consiliare ha depositato una serie di emendamenti alla legge di riforma del settore, in Aula domani (martedì 28 ottobre), a favore del commercio al dettaglio nei piccoli Comuni. IdV-Cittadini propongono di estendere gli interventi previsti dalla legge 29 (detta Bertossi) a favore dell'attività commerciale dei Comuni montani e svantaggiati anche ai Comuni con una popolazione fino ai 3000 abitanti. La normativa vigente limitava queste agevolazioni a una determinata categoria. Noi chiediamo venga estesa a tutti i piccoli comuni che in Friuli Venezia Giulia sono circa 160, ovvero il 75% del totale.

Accanto agli emendamenti, sempre domani il gruppo depositerà anche un ordine del giorno con il quale intende impegnare la Giunta a stanziare fondi sin dalla prossima finanziaria a favore del piccolo commercio. E' indubbio - per il capogruppo - che la grande distribuzione ha mandato in sofferenza i piccoli negozi. Crediamo, però, che la soluzione non sia porre paletti ai grossi centri commerciali, ma è necessario che l'Amministrazione regionale si impegni a prevedere risorse a favore del piccolo commercio, come era già previsto dalla legge sul commercio votata nella passata legislatura.

Sulle domeniche di apertura, il nostro gruppo - conclude Colussi - non desidera porre limiti alle aperture domenicali e festive. Non si può chiamare deregulation l'apertura degli esercizi commerciali dato che si tratta di una condizione che si è determinata per andare incontro alle esigenze dei consumatori. In America e in altri Paesi europei, l'esigenza commerciale di chi vende, articolata durante l'arco dell'anno, si incrocia con le richieste di chi compra consentendo risparmi sempre più diffusi e significativi".