IdV-Citt: Colussi, nel commercio agevolare i piccoli Comuni
(ACON) Trieste, 27 ott - COM/MPB - Quello del commercio è un
settore in continuo movimento, non solo perché le leggi e i
regolamenti di riferimento sono tutti in fase di revisione o di
elaborazione ai diversi livelli di competenza territoriale, ma
soprattutto perché il processo di crescita della grande
distribuzione lo ha sicuramente animato, con le conseguenze che
tutti sappiamo: revisione delle giornate di chiusura-apertura,
soffocamento del commercio al dettaglio e così via.
Il dettaglio tradizionale deve assolutamente cercare di
riorganizzarsi se vuole tenere il passo con le esigenze che il
mercato dei consumatori sollecita.
E' quanto si legge in una nota del gruppo Italia dei
Valori-Cittadini nella quale il capogruppo in Consiglio regionale
Piero Colussi spiega che "è importante promuovere il processo
della riorganizzazione e anche dell'evoluzione di alcuni settori
merceologici perché, se questi processi si realizzano, la
convivenza auspicata tra dettaglio tradizionale e grande
distribuzione organizzata può portare a integrazioni positive per
soddisfare le esigenze dei consumatori. Per far questo è
necessario che il piccolo commerciante e gli esercizi di vendita
di vicinato, fondamentali per la salvaguardia della qualità della
vita e delle necessità primarie dei cittadini di un paese,
vengano salvaguardati.
Per questo - annuncia Colussi - il nostro gruppo consiliare ha
depositato una serie di emendamenti alla legge di riforma del
settore, in Aula domani (martedì 28 ottobre), a favore del
commercio al dettaglio nei piccoli Comuni. IdV-Cittadini
propongono di estendere gli interventi previsti dalla legge 29
(detta Bertossi) a favore dell'attività commerciale dei Comuni
montani e svantaggiati anche ai Comuni con una popolazione fino
ai 3000 abitanti. La normativa vigente limitava queste
agevolazioni a una determinata categoria. Noi chiediamo venga
estesa a tutti i piccoli comuni che in Friuli Venezia Giulia sono
circa 160, ovvero il 75% del totale.
Accanto agli emendamenti, sempre domani il gruppo depositerà
anche un ordine del giorno con il quale intende impegnare la
Giunta a stanziare fondi sin dalla prossima finanziaria a favore
del piccolo commercio. E' indubbio - per il capogruppo - che la
grande distribuzione ha mandato in sofferenza i piccoli negozi.
Crediamo, però, che la soluzione non sia porre paletti ai grossi
centri commerciali, ma è necessario che l'Amministrazione
regionale si impegni a prevedere risorse a favore del piccolo
commercio, come era già previsto dalla legge sul commercio votata
nella passata legislatura.
Sulle domeniche di apertura, il nostro gruppo - conclude Colussi
- non desidera porre limiti alle aperture domenicali e festive.
Non si può chiamare deregulation l'apertura degli esercizi
commerciali dato che si tratta di una condizione che si è
determinata per andare incontro alle esigenze dei consumatori. In
America e in altri Paesi europei, l'esigenza commerciale di chi
vende, articolata durante l'arco dell'anno, si incrocia con le
richieste di chi compra consentendo risparmi sempre più diffusi e
significativi".